fonti: SudPress / repubblica.it

L’organizzazione del Pta di Giarre affidata al marito di Anna Finocchiaro, rivale del leader dell’Mpa alle regionali. Convenzione da 350 mila euro con la Solsamb Srl , società guidata dal coniuge della capogruppo del Pd al Senato.

L’accusa è pesante. Secondo Sud Press (LEGGI QUI) “il marito di Anna Finocchiaro ha creato una società che gestisce l’informatizzazione del PTA di Giarre pagato dalla Regione e inaugurato da Anna Finocchiaro insieme al “paladino” Massimo Russo e all’ex ministro Livia Turco.

Continua Sudpress: “Mentre la base del partito democratico tenta di comprendere le scelte di Anna Finocchiaro e degli altri paladini della “giustizia”, la senatrice capogruppo del Pd inaugura con Massimo Russo, l’assessore di fiducia di Lombardo, il nuovo PTA di Giarre. Accanto a lei c’è il marito ginecologo che, con una società ad hoc, si occupa dell’informatizzazione del centro pagato dalla Regione e inaugurato dalla moglie che difende Raffaele Lombardo”. Adesso tutto è chiaro: altro che politica. E’ una questione di soldi. SUD pubblica in esclusiva le immagini della contestazione ad Anna Finocchiaro (guarda il video sotto), che annuncia querele.
Spieghi la senatrice Finocchiaro, magari ai suoi elettori emiliani, che non si tratta di affari di famiglia quando il capogruppo del maggior partito di opposizione, cioè lei, inaugura una struttura finanziata al proprio marito con fondi, e per centinaia di migliaia di euro, di quella Regione governata da quel presidente, indagato per mafia e del quale era stata prima candidata avversaria e adesso alleata.
Spieghi la signora se tutto questo, e tanto altro, è normale e siamo certi che SUD saprà dare il giusto spazio alle sue spiegazioni.

Di seguito l’articolo di Repubblica sulla questione.

La sanità bipartisan del governatore Lombardo

La foto dell’inaugurazione riprende l’assessore alla Sanità Massimo Russo che taglia il nastro, accanto a lui l’ex ministro Livia Turco e dietro, sorridente, il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. A sinistra, un uomo con i baffi, l’artefice del nuovo Presidio territoriale assistenziale di Giarre, Melchiorre Fidelbo, ginecologo, amministratore delegato della Solsamb srl e marito della Finocchiaro.
È a lui che, con una velocità da fare invidia alle più efficienti e agili burocrazie, la Regione ha erogato un finanziamento di 350 mila euro così come prevede la convenzione firmata il 30 luglio scorso dal direttore generale della Asp 3 di Catania Giuseppe Calaciura per la realizzazione del progetto di una “Casa della Salute”. Ma cosa deve fare con quei soldi la Solsamb, che in bilancio non ha mai avuto ricavi superiori ai 25 mila euro? La società di Fidelbo è tenuta a fornire la consulenza logistica, a formare il personale e a realizzare la rete informatica. Mentre la ristrutturazione dei locali, la fornitura di risorse, apparecchiature, materiali e personale sono tutte a carico della Asp.
La storia della convenzione si ricostruisce attraverso gli atti conservati all’Asp. La società che fa capo a Fidelbo, la Solsamb srl, si costituisce il 26 settembre 2007, appena due mesi prima della presentazione del progetto. Progetto che viene proposto ufficialmente dal Consorzio Sanità digitale e ambiente (di cui la Solsamb fa parte) e che si è costituito il 20 novembre. Esattamente quattro giorni dopo, il 24 novembre 2007, il progetto in questione arriva sul tavolo del direttore generale della Asp.
Solsamb e Consorzio Sda hanno zero dipendenti e nessuna attività ma, nel giro di 48 ore, la Asp 3 di Catania approva e trasmette il progetto alla Regione. All’assessorato alla Sanità, allora guidato da Roberto Lagalla (al governo c’è Cuffaro), il progetto della Solsamb arriva il 26 novembre e il giorno dopo, con parere tecnico favorevole, viene spedito al Ministero della Salute per accedere al relativo finanziamento.
Dopo le elezioni regionali, nelle quali Raffaele Lombardo batte proprio Anna Finocchiaro, la nuova giunta vara la riforma della sanità che costringe il Consorzio Sda a rimodulare il progetto: e così la ex Casa della Salute, con il riordino del piano sanitario regionale diventa Presidio territoriale di assistenza. Si arriva così a luglio scorso quando il presidente del Consorzio comunica alla Asp che il progetto “è diventato di esclusiva pertinenza e proprietà della Solsamb che ne è stata l’ideatrice e che detiene le specifiche e necessarie competenze per lo sviluppo dello stesso”.
L’assessorato regionale alla Salute destina un finanziamento ministeriale di 506 mila e 398 euro al Pta di Giarre. Il 30 luglio 2010 il direttore generale della Asp Calaciura firma la convenzione con la Solsamb assegnando alla società di Fidelbo 350 mila euro, metà dei quali da pagare entro un mese. Così il 15 settembre la Solsamb riceve i primi 175 mila euro. Gli altri arriveranno a fine marzo, ma il progetto prevede il suo completamento in altri due anni quando – si legge nella delibera – alla società andrà “una somma di importo proporzionale ai finanziamenti che saranno successivamente erogati dall’assessorato, in ragione dell’importo riferito al progetto iniziale”: cioè un milione e 200 mila euro.
Dice il direttore generale della Asp, Calaciura: “Io sono arrivato a settembre 2009 e ho trovato il progetto già finanziato e approvato. Io non so niente della società, ad oggi ci hanno fornito il software per l’informatizzazione dei servizi. Insomma la cartella clinica di un paziente ora si potrà avere anche on line”.

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