In preda al rancore per un piccolo incidente stradale in cui era rimasto coinvolto alcuni giorni fa il figlio, un ha preso a sprangate un diciannovenne e ha distrutto la tabaccheria da lui gestita con un parente a Regalbuto (Enna). L’aggressore, Vittorio La Bruna, 39 anni, e’ stato poi rintracciato dai carabinieri nell’ospedale di Biancavilla (Catania) dove si era recato per farsi medicare diversi tagli provocati dai vetri infranti, ed e’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Qualche sera fa suo figlio, un diciassettenne, scendendo dalla macchina di un amico aveva urtato con lo sportello l’auto in sosta del tabaccaio. Ne era nato un litigio, proseguito a più riprese anche nei giorni seguenti fino a una scenata durante la festa del santo patrono. Dopo quest’ultimo episodio, La Bruna ha deciso di vendicare il figlio, si e’ armato di una spranga e ha attaccato il diciannovenne nella tabaccheria, davanti ad alcuni clienti. Il giovane ha cercato invano di rifugiarsi nel bagno mentre La Bruna infieriva, distruggendo anche vetrine e arredi. Il diciannovenne ha riportato un trauma cranico e una ferita che ha richiesto diversi unti di sutura. La scena e’ stata interamente ripresa dalle telecamere di sicurezza della tabaccheria. (AGI) .

*

agi.it


«Ha aggredito il tabaccaio di Regalbuto»: condannato

La-Bruna-VittorioVittorio La Bruna, arrestato dai carabinieri per il tentato omicidio aggravato del tabaccaio F.S., ha patteggiato la pena ad un anno. L’udienza di convalida e il conseguente rito direttissimo si sono tenuti ieri al Tribunale di Enna. Vittorio La Bruna ha ottenuto la sospensione condizionale della pena, dovrà pagare un risarcimento di 5 mila euro al giovane che ha aggredito con una spranga di ferro e una multa di 200 euro.

L’aggressione, così come hanno ripreso le telecamere installate all’interno della tabaccheria, è avvenuta nel pomeriggio del 12 agosto. Vittorio La Bruna, 39 anni di Regalbuto, era entrato nella tabaccheria e aveva colpito in testa il tabaccaio diciannovenne che, per sfuggire all’aggressore, si era chiuso a chiave dentro un ripostiglio. E a quel punto La Bruna aveva iniziato a rompere tutto quello che si trovava all’interno del locale. Quindi era scappato. I carabinieri lo avevano poi rintracciato al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla dove era andato per farsi medicare. Era rimasto ferito dalle schegge di vetro che lui stesso aveva frantumato con la spranga di ferro.

I carabinieri, della Stazione di Regalbuto e della Compagnia di Nicosia, hanno accertato che alla base dell’aggressione c’erano motivi futili. In particolare Vittorio La Bruna era intervenuto contro il tabaccaio per difendere il proprio figlio che nei giorni precedenti aveva avuto degli screzi con il giovane esercente. F.S., che non è mai stato in pericolo di vita, se l’è cavata con una prognosi di 10 giorni legata a ferite lacero-contuse alla testa per le quali sono stati necessari 8 punti di sutura. Il giovane dopo l’aggressione era stato soccorso dal 118 e trasferito al pronto soccorso dell’Umberto I di Enna. Mentre La Bruna, dopo il fermo, era stato tradotto nella camera di sicurezza della Compagnia di Nicosia. Da ieri è ritornato libero.

*

Cristina Puglisi via enna.gds.it