schettino1“Sono qui perché sono un esperto, ho navigato in tutti i mari del mondo e so cosa comportarsi e come reagire”. A parlare davanti agli studenti della facoltà di Medicina a La Sapienza di Roma non è un normale docente ma Francesco Schettino, l’ex capitano della Costa Concordia chiamato per tenere un intervento sul tema della gestione del panico per un master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense. 

A riferire la notizia, che ha scatenato le polemiche, è il Quotidiano Nazionale. Schettino ha parlato per dieci minuti (e non due ore come era sembrato in un primo momento) discutendo della gestione del panico proprio parlando dell’incidente della Concordia. Già, la Concordia. 

Per Schettino quello è stato solamente un incidente, lo ha ripetuto più volte. Da subito, dopo che l’ingegner Ivan Paduano aveva ricostruito anche grazie alla tecnica 3D il naufragio del transatlantico della Costa Crociere. D’accordo con il relatore che l’aveva preceduto, Schettino ha spiegato che se avesse calato le ancore la nave sarebbe colata a picco, dalla poppa. Causando così la morte di tutti i passeggeri. L’ex capitano della Concordia riivendica insomma la correttezza delle sue scelte tecniche. 

In riferimento all’ansia durante simili catastofi, Schettino ha ripreso quanto detto dall’esperta Loredana De Vita: in questi casi la gestione dell’ansia è preziosa per salvare vite umane. Il tema della lezione era infatti il panico, quello che secondo il comandante non lo ha mai colpito in quella tragica notte. “Ho viaggiato in tutti i mari del mondo – ha detto Schettino stando a quanto riporta il giornale -. So come ci si comporta in casi del genere, come bisogna reagire quando ci sono equipaggi di etnie diverse”. 

Nella sua lezione Schettino ha trovato anche il modo di far capire come abbia evitato una tragedia peggiore paragonando il disastro della Concordia all’attacco dell’11/9: “Come mai durante l’attentato alle Torri Gemelle, c’erano persone che si lanciavano dalle finestre e durante il naufragio della Concordia nessuno fece un gesto del genere?”. 
Ora in molti si chiedono sull’opportunità di questa lezione, se il rettore de La Sapienza fosse a conoscenza. Eppure il calendario del corso era sicuramente noto e il nome di Schettino compariva nel programma di studi. 

In mattinata l’ateneo “ha preso le distanze dal grave episodio e lo condanna fermamente”. Il docente della Sapienza, prof. Mastronardi, è stato deferito al Comitato Etico “perché ne valuti i profili, anche ai fini disciplinari”. Lo fa sapere il Rettore Frati che ha dichiarato all’Ansa: “Una scelta indegna ed inopportuna invitare un rinviato a giudizio per reati così gravi all’università che è una comunità educante. Schettino è un personaggio negativo, responsabile della morte di 30 persone ed io al posto suo starei ben nascosto. Sottoporrò la questione al Senato Accademico – ma per quanto mi riguarda un personaggio simile non dovrebbe proprio partecipare a nulla, figuriamoci se invitato”.

Non è mancato il commento del Miur per bocca del ministro Stefania Giannini: “Trovo che l’intervento di Schettino nel corso di un seminario organizzato da un docente sia un fatto sconcertante. L’autonomia universitaria non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese”.  “Non si puo’ certo pensare – continua il ministro – di rendere più attrattivi Master e seminari sfruttando l’onda mediatica perché si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia. Le nostre Università devono continuare a essere luoghi in cui si trasmettono il sapere, la dottrina e il metodo e non dove si produce spettacolarizzazione”.

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Schettino all’università Sapienza: deferito il prof che lo invitò. Il ministro Giannini: fatto sconcertante

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Il docente della Sapienza, professor Mastronardi, che ha invitato Schettino a tenere un seminario nell’ ambito di un master di cui è direttore, è stato deferito al Comitato Etico «perché ne valuti i profili, anche ai fini disciplinari». Lo fa sapere il rettore dell’ateneo Luigi Frati. L’ateneo «prende le distanze dal grave episodio e lo condanna fermamente». Frati: iniziativa autonoma e indegna «La partecipazione di Schettino è stata una iniziativa autonoma e indegna di un docente, con la libertà accademica che non può essere irresponsabilità. La Sapienza prende le distanze dal così grave episodio, lo condanna fermamente, e deferisce immediatamente il professor Mastronardi al Comitato etico, perché ne valuti i profili, anche ai fini disciplinari». Ad affermarlo è Luigi Frati, rettore dell’Università Sapienza di Roma, commentando l’intervento di Francesco Schettino – attualmente rinviato a giudizio al Tribunale di Grosseto per il grave disastro della Costa Concordia nel quale sono decedute 32 persone – in un seminario all’interno del Master in Scienze criminologico-forensi. Giannini: fatto sconcertante Sulla vicenda è intervenuta anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. «Trovo che l’intervento di Schettino nel corso di un seminario organizzato da un docente dell’Università La Sapienza di Roma sia un fatto sconcertante. L’autonomia universitaria non può essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese». E aggiunge: «Non si può certo pensare – continua il ministro – di rendere più attrattivi master e seminari sfruttando l’onda mediatica perchè si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia. Le nostre Università devono continuare a essere luoghi in cui si trasmettono il sapere, la dottrina e il metodo e non dove si produce spettacolarizzazione». Il docente prova a ridimensionare i fatti Vincenzo Mastronardi, docente di psicopatologa forenze alla «Sapienza», prova a ridimensionare la bufera scatenata dalla notizia che Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia avrebbe vestito i panni del «professore» in un seminario promosso dallo stesso Mastronardi. «Cominciamo con il fare un po’ d’ordine – premette Mastronardi – il master risale a luglio, e non aveva come cornice un’aula universitaria ma il Circolo aeronautico della Casa dell’Aviatore». E sul deferimento: «è giusto, lo avrei fatto anche io al suo posto, serve per chiarire la vicenda e io la chiarirò nelle sedi opportune». «La Sapienza non c’entra niente – conferma Mastronardi – è un’iniziativa del Centro sperimentale cineteatrale di criminologia, tanto che il seminario non si svolgeva all’università, era proprio un’altra cosa, ha ragione il rettore Frati a prendere le distanze». Anche se, leggendo la locandina dell’evento, la carta intestata è proprio quella dell’Ateneo romano, facoltà di Medicina e Odontoiatria, Dipartimento di Neurologia e Psichiatria: il seminario iniziava il 3 luglio, e alla data del 5 luglio è riportato l’evento «Ricostruzione dell’evento critico della Costa Concordia con l’aiuto della grafica in 3d, commenterà il comandante Francesco Schettino». «Sì c’è il logo della Sapienza – replica Mastronardi – ma perché è la carta che uso io per promuovere i corsi, l’università non c’entra niente». La procura di Grosseto acquisisce la documentazione della lezione di Schettino La procura di Grosseto ha incaricato la polizia giudiziaria di acquisire presso l’Università La Sapienza di Roma tutta la documentazione relativa alla lezione tenuta da Francesco Schettino il 5 luglio scorso nell’ambito di un master di criminologia. Gli inquirenti cercano degli audio della lezione, con l’obiettivo di verificare se Schettino ha fatto dichiarazioni di interesse per il processo che lo vede imputato a Grosseto per il naufragio della nave Costa Concordia. La decisione di fare approfondimenti sulla presenza di Schettino in un seminario dell’Università romana è stata presa dal procuratore Francesco Verusio al termine di una riunione con i suoi sostituti. È anche probabile che sarà ascoltato il docente che ha invitato Schettino all’iniziativa. Tra gli accertamenti che sono stati disposti oggi dalla procura di di Grosseto uno potrebbe riguardare l’eventuale compenso erogato a Schettino per la sua partecipazione al master in qualità di relatore esperto. Il legale di Schettino: nessuna lezione, è un linciaggio mediatico Per l’avvocato di Schettino è un linciaggio mediatico. «Il comandante Francesco Schettino non è stato chiamato a tenere, né ha tenuto alcuna lectio magistralis presso l’Università La Sapienza di Roma, né in altra sede universitaria», precisa il legale di Schettino, Cataldo Calabretta, spiegando che «il comandante, nell’ambito di un’iniziativa riservata a esperti del settore, si è limitato a commentare un video in 3D in cui venivano ricostruiti i momenti successivi al naufragio della nave Costa Concordia (dall’urto all’ammaino delle scialuppe)». Per il legale «si tratta, pertanto, di un inaccettabile tentativo di screditare Schettino, sottoposto, ormai da tempo, a un indegno linciaggio mediatico portato avanti, come in questa occasione, attraverso la diffusione di notizie niente affatto corrispondenti alla verità». 

 

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