“The best is yet to come”, il meglio deve ancora arrivare, perché l’innovazione a quanto sembra parte davvero da Catania e punta sul Made in South.Telecom Italia, quest’oggi, ha infatti inaugurato la nuova area dell’acceleratore Working Capital di Via Novara. Ulteriori 1.000 metri quadrati di spazi a disposizione delle giovani startup innovative del Mezzogiorno, un ampliamento non indifferente attraverso il quale l’incubatore da oggi si candida a diventare il più grande acceleratore d’impresa del mezzogiorno con il fine di dare nuovo impulso allo sviluppo digitale. E il clima che si respira in queste ore nella sede #WCAP, gremita di giovani per seguire gli eventi Make in South e Sturtup Weekend, è quanto mai denso di idee vivaci e innovative.

E a tagliare il nastro questa mattina c’era Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme al sindaco Enzo Bianco e Giacomo Pignataro, rettore dell’università etnea. Ma alla giornata inaugurale non potevano mancare Salvo Mizzi, responsabile Digital Markets e founder del programma Working Capital di Telecom Italia. “ Oggi è il 23 maggio, – ha spiegato Mizzi a LiveSicilia – ricorre l’anniversario della morte del giudice Falcone, non possiamo dimenticare questa data. Per questo, al di là della manifestazione, memore del mio passato di startupper, ho promosso un pitch che riporta l’hashtag #22annidopo, insieme alla citazione di Umberto Di Maggio ‘Ogni nuova impresa che nasce è uno schiaffo alla mafia’. La nostra proposta – prosegue Mizzi – è quella infatti di creare un fondo d’investimento per le imprese innovative del mezzogiorno, finanziato dai beni confiscati alla mafia. Una cosa che ho fatto su suggerimento di mio figlio che non è ancora maggiorenne, ma che ho immediatamente condiviso”.

Ma l’errore più grave, secondo Mizzi, sarebbe quello di guardare al futuro senza distogliere lo sguardo dal passato. “A Catania – prosegue – c’è una grande vitalità, le idee sono tante e non solo qui, ma anche in tutto il resto del Sud. Questo è un hub delle innovazioni che cresce con la stessa velocità con la quale cresce l’impegno delle tante persone che ospitiamo e lo fanno vivere. Bisogna sempre guardare al futuro, Noi non sviluppiamo tecnologie ma aiutiamo i talenti a crescere. Non credo – conclude Mizzi – che ci sia un motore più potente del talento”.

Ma naturalmente a coordinare l’intera manifestazione, che proseguirà fino a domenica sera con Sturtup Weekend, c’è Antonio Perdichizzi, mentor dell’acceleratore catanese. “Riuscire ad aggregare – spiega Perdichizzi a LiveSicilia – così tante energie da parte dei giovani è la cosa più bella. Questo acceleratore ci aiuta ad amplificare queste energie, assolvendo ad un duplice ruolo: innanzitutto sul piano culturale perché guardando alle storie di successo di alcune sturtup siciliane, crediamo che fare impresa qui è possibile. E poi perché offriamo concretamente degli strumenti. Il nostro obiettivo nel 2014 è quello di aiutare a far nascere nuove imprese”. E allo scetticismo che purtroppo adombra il mondo delle sturtup sulla base delle statistiche secondo le quali la maggior parte di esse non riuscirebbero a decollare Perdichizzi non tentenna. “ Avevamo un gap troppo grande – prosegue – da superare rispetto agli altri paesi. Questa sovrapposizione mediatica era necessaria in fin dei conti, soprattutto nella fase iniziale. Ma dentro questo fenomeno c’è invece molta concretezza e i risultati lo stanno dimostrando. Non c’interessa – precisa – avere un alto numero di sturtup, ma poi nei fatti nessuna impresa. L’innovazione deve partire dal basso, non possiamo aspettare che gli altri ci facciano le cose, dobbiamo agire da soli. La partita possiamo giocarcela alla pari con gli altri paesi. Le sturtup – conclude Perdichizzi – a mio avviso dovrebbero puntare sulle nuove tecnologie rinnovabili e sull’agroalimentare”.

E ad arricchire l’evento anche le testimonianze di alcune delle startup, come e Flazio e Orange Fiber, che hanno avuto la possibilità di diventare realtà di successo grazie soprattutto ai grant assegnati da Telecom Italia nelle precedenti edizioni di Working Capital. La festa dell’innovazione, dunque, continua con la terza edizione di Startup Weekend, in programma da questo pomeriggio fino a domenica 25. La manifestazione darà l’opportunità ai giovani di talento con un’idea d’impresa di incontrarsi, formare dei team e realizzare il proprio prodotto o servizio innovativo in 54 ore.

Durante la tre giorni di Startup Weekend i giovani futuri innovatori saranno seguiti e consigliati da mentor ed esperti per realizzare il proprio progetto e avranno l’occasione di incontrare i rappresentanti di importanti startup che, come loro, sono partiti da un’idea e sono riusciti a tradurla nel proprio lavoro, e investitori, pronti a credere e a scommettere sui progetti più interessanti. I progetti realizzati durante lo Startup Weekend saranno inseriti nel repository di Working Capital di Telecom Italia per concorrere alla call for ideas 2014, alla quale si potrà partecipare fino al 26 maggio, che quest’anno premierà ben 40 idee d’impresa con grant da 25mila euro ciascuno e quattro mesi di accelerazione nelle Case dell’Innovazione di Catania, Milano, Roma e Bologna.

Alla giornata inaugurale hanno partecipato anche Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp, e tanti altri importanti ospiti, rappresentanti del mondo dell’innovazione e del venture capitalism italiano.

FONTEhttp://catania.livesicilia.it/2014/05/23/ogni-nuova-impresa-e-uno-schiaffo-alla-mafia_294222/