In occasione del primo incontro per l’XI corso di Formazione Civica, è stata presentata la rivista socio-culturale adranita: PAROliBERA.

Parolibera 1994

“Parolibera”, dopo un quindicennio di silenzio, riprende le pubblicazioni, con cadenza mensile.

nino reinaNel lontano 1987 pubblicammo la rivista di cultura e politica “Orientamenti”, che ebbe vita fino al 1990, ed esordimmo con queste parole “Per uno di quei tanti assurdi della storia o forse per un suo logico sviluppo, la nostra epoca, che si gloria di essere la più umanistica, la più progredita, la più razionalisticamente ben costruita, che proclama superbamente la più sensazionale conquista dell’uomo e della tecnica, alla domanda elementare, ma fondamentale, di “che cos’è l’uomo”, alla richiesta di una Weltanschaung, di una visione della vita, ha risposto con una latitanza ed una assenza assoluta.

Tutte le conoscenze dell’uomo, siano esse di carattere filosofico, letterario ed anche scientifico ci descrivono vita, morte e miracoli di questo essere, ma sono incapaci di definire l’uomo e i valori che danno un senso alla sua esistenza: anzi non solo non sanno più chi è, né quali sono, ma quello che è peggio è che sanno ed accettano di non saperlo.
Perciò non è paradossale che questa civiltà produca società disgregate, amorfe, senza ideali e senza valori. E non è ancora più paradossale che sono i giovani “atomi vaganti nel vuoto, anziché cellule di un corpo vivente”, che pagano questo sbandamento, questa nausea e disperazione gettandosi “nel vortice della violenza o nel pelago della droga, noncuranti di accelerare in tal modo l’ora della loro morte fisica e spirituale”.
La penuria atroce di ideali, fede e speranza, la vita vissuta nello scetticismo e ancor più superficialmente nell’edonismo straccione del carpe diem, hanno creato questa condizione disastrosa ed assurda.
Per questo abbiamo preso l’iniziativa di realizzare questo progetto culturale, appunto, per levare una voce, anche se pur piccola, che possa, nel conformismo totalizzante, stimolare il dibattito e il confronto delle idee fra tutti coloro che avvertono l’urgenza del momento.

Trascorsi alcuni anni da quella esperienza, lanciammo nel 1994 un’altra rivista “PAROLIBERA”, parole in libertà, che era indicativa di alcuni nostri orientamenti: la cultura deve essere ricerca incessante, proiezione verso il futuro, rottura degli schematismi mentali, vitalità intellettiva, creatività, viaggio in acque sconosciute alla scoperta di nuovi mondi.

Nell’editoriale del primo numero della rivista scrivevamo: “PAROLIBERA nasce perché si è sentita una forte esigenza di intervenire, di essere in un certo modo presente, di tentare di creare una tribuna culturale che permetta il dibattito, che susciti la curiosità, che smuova le acque stagnanti del confronto.
Ed appunto questo vuole essere Parolibera: spazio ai problemi della società, della politica, della cultura; superamento della politica del piccolo cabotaggio, del gruppo contro gruppo, apertura alla società per capirne i grandi e rumorosi movimenti per saperla interpretare e per tradurla in progetti politici all’avanguardia dei tempi.
In un momento particolare della nostra storia nazionale ed europea in cui si assiste alla crisi di un sistema e alla transizione verso una nuova repubblica, verso una prospettiva politica nuova ma ancora non delineata, in un momento in cui, per la crisi del duopolio internazionale (caduta del muro, rivolgimenti in Russia, nei Balcani, ecc.) ci avviamo verso un nuovo sistema internazionale che dovrà ridisegnare i nuovi poli della politica internazionale, riteniamo, con questa rivista di portare un contributo per riflettere sul presente e lavorare per il futuro”.

Trascorsi decenni da quelle esperienze culturali abbiamo voluto mantenere la stessa testata per una pubblicazione dalle ambizioni più ristrette rispetto alle prime due esperienze, ma non per questo meno consapevoli che queste pagine possano rappresentare una buona fucina di uomini e donne, così come avvenne in precedenza, che possano contribuire a fare crescere la nostra comunità.

[pubblicato sul numero di Marzo della rivista PAROliBERA]