fonte: quotidiano La Sicilia

In extremis è probabile che l’emergenza rientri. Dopo l’acconto ricevuto ieri mattina, gli operatori ecologici di Simeto-Ambiente, tentano di far rientrare la situazione nel più breve tempo possibile. Unica eccezione sembra Paternò dove, alcuni operatori ecologici hanno ricevuto assegni con cifre irrisorie, toccando anche la quota di 4.91 euro!
I sindaci fanno appello al senso di responsabilità per ridurre i rischi della bomba ecologica preparata e pronta ad esplodere. Sindaci che, comunque, restano divisi sull’azione da intraprendere nei confronti di Simeto-Ambiente. Si va a ranghi sciolti, ognuno va avanti per la sua strada.
L’assemblea dei soci della società Simeto-Ambiente, anche ieri, come ci si aspettava, si è conclusa con un nulla di fatto perché i sindaci, ancora una volta, non trovano una posizione univoca. Una decisione, chiara e concorde è stata, comunque, raggiunta relativamente alla proposta dell’amministratore unico della società Simeto-Ambiente, di stilare una nuova convenzione con Serit che possa rendere più facile l’accesso ad anticipazioni da parte della società di riscossione.
Da ieri i lavoratori sono tornati al lavoro a ritmo serrato in quasi tutti i comuni sulla scia della notizia di un nuovo accesso al fondo di rotazione, per 2 milioni di euro. Somme queste che insieme ad altre possibilmente in arrivo da Serit (è la strada percorsa dall’amministratore unico, Angelo Liggeri), permetteranno agevolmente di superare questa tortuosa fine anno. Il problema resta il futuro sul quale incombe un enorme interrogativo

Come avrete intuito dal titolo, nel frattempo ad Adrano si riesce a litigare pure sull’albero che avrebbe dovuto ornare la piazza in occasione delle festività natalizie. Ad onor del vero (e senza voler difendere nessuno), ci preme sottolineare che gli stessi che l’anno scorso avevano criticato l’amministrazione per la posa di alcuni alberi senza radici, che sarebbero stati lasciati “morire” in piazza, quest’anno hanno avuto da ridire in merito all’albero “metallico”, tra l’altro appioppandogli un nomignolo che fa sorridere veramente pochi… Sembra esserci veramente poco da fare: Adrano, come dice qualcuno, sembra diventato “il paese degli zaurdi”, dove pur di buttare fango sull’avversario, politico o non, non si esita a buttarsi la merda (scusate il termine) in casa, denigrando la propria città!
Tant’è… Ormai non ci si meraviglia più e si cerca di non considerare le decine di comunicati che siamo ormai costretti a sorbirci giornalmente! Tuttavia ci teniamo a mostrarvi l’ultimo “teatrino” datato 11/12/2009, perchè esplicativo dell’alto momento politico che stiamo vivendo ad Adrano!

«Perché non viene convocato il Consiglio? E’ la domanda di Pino Liggeri, Nicola Monteleone e Salvo Italia del Pdl che aggiungono «Nonostante la richiesta di convocazione del 30 novembre di 12 consiglieri Pdl, il presidente Brio non si decide a riunire il Consiglio».
La richiesta faceva seguito alla diffida della Regione per individuare somme in Bilancio per i costi del servizio rifiuti. «Oltretutto – scrivono – era stata inoltrata la trattazione del punto su sfiducia e revoca del presidente Brio. Ma Brio, con l’assenso del sindaco, lede un diritto democratico non convocando il Consiglio con argomenti urgenti».
La replica di Brio. «Giunta la richiesta, ho attivato l’iter per le proposte di delibere che ho poi trasmesso in commissione, convocherò il Consiglio concluso l’iter. Fino a poche settimana fa, il mio operato era apprezzato dai consiglieri Pdl. Le regole vanno rispettate sia quando si è maggioranza che in minoranza».
Interviene il circolo «Pdl con Ferrante ». «La linea dei tre cococordinatori è in sintonia con quella del loro esponente politico regionale, che per mesi ha tenuto ferma la proposta di legge in commissione Ambiente. I consiglieri Pdl hanno fretta di affossare il Comune prevedendo 5.500.000 euro con l’obiettivo di mandare in fallimento il Comune».

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