fonte: gds.it , blogsicilia.it

PALERMO. “E’ un governo di tecnici, che non sono impegnati in politica, ma hanno esperienza in settori specifici. Credo che sarà una buona giunta. Stiamo vivendo un momento importante per la Sicilia. Ho avuto una sola bussola, quella dell’autonomia speciale e dell’interesse esclusivo e costante della Sicilia”. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a sala d’Ercole ha presentato il suo quarto governo in due anni, che sarà composto da Gian Maria Sparma, il prof. Andrea Piraino, Letizia Diliberti, Sebastiano Messineo, Elio D’Antrasi, Giosué Marino, ex prefetto di Palermo e commissario nazionale antiracket e dagli uscenti e riconfermati Marco Venturi, Massimo Russo, Pier Carmelo Russo, Caterina Chinnici, Gaetano Armao e Mario Centorrino. Il governo appena varato da Lombardo è composto dunque di soli tecnici. In quota Pd sono considerati gli assessori uscenti Marco Venturi, Mario Centorrino, Pier Carmelo Russo e, secondo ambienti politici, anche il prefetto Giosué Marino, neo assessore che sarebbe stato indicato dal partito di Bersani. Sparma e Diliberti sarebbero espressione di Fli, Piraino dall’Udc di Casini, Messineo dall’Api. Direttamente al presidente Lombardo sono riferibili gli assessori Massimo Russo, Caterina Chinnici, Gaetano Armao (per loro si tratta di una riconferma) ed Elio D’Antrassi.

VADO AVANTI E NON MOLLO – “Io vado avanti così, non muto di un grado per convenienze, paure o vantaggi. So che ho scontentato e vado scontentando tanta gente, ma mi pongo tanti interrogativi: mollo?, assecondo le legittime e sacrosante esigenze di conquistare consensi o faccio il mio dovere davanti ai siciliani? Chi intende giocare con i numeri d’aula si assumerà le proprie responsabilità”, ha detto in un passaggio del suo lungo discorso all’Ars il governatore della Sicilia. “Sentirò tutti voi sul programma – ha aggiunto rivolgendosi ai deputati – Se dovrò cambiare due o tre punti, lo farò. Ne cambierò anche cento se sarà necessario. Ma non cambio la mia linea”. Lombardo ha rassicurato l’aula sulle sue condizioni di salute, ricordando le notizie apparse su un giornale locale. “Sarà un viaggio senza ritorno – ha sostenuto – Se qualcuno ha delle riserve sulla compagnia sia chiaro: ci areneremo”.

REGIONE PARASSITARIA – “La prima riforma sarà quella che riguarda noi stessi, la Regione, per molti versi inefficiente e per altri parassitari – ha detto Lombardo – Dobbiamo fare dimagrire la nostra Regione – ha proseguito – é giunto il momento di decentrare”. Come destinatari del decentramento, Lombardo ha indicato i comuni. Poi ha confermato che saranno abolite le Province, non appena volgeranno a termine i mandati. “Bisognerà affrontare anche il tema di una risorsa enorme e costosa – ha proseguito – quella del personale della Regione che ha bisogno di una riorganizzazione, allo stesso tempo dobbiamo sottrarre i precari dal ricatto della proroga per impiegarli in pieno”. Il governatore inoltre ha solidarizzato con i precari della scuola in lotta contro i tagli della legge 133, ha ricordato la crisi del settore industriale, a cominciare dalla Fiat di Termini Imerese, e quella dell’agricoltura, soffocata dall’enorme differenza tra i costi di produzione e quelli di vendita. Ha indicato quindi la strada del “disboscamento di tanti enti di ricerca inutili. della tracciabilità delle produzioni tipiche e biologiche e dell’intensificazione dei controlli”. Dopo aver parlato del federalismo “che deve essere equo”, Lombardo ha sostenuto l’esigenza di conquistare la fiscalità di vantaggio.

MOMENTI DI TENSIONE – Dai banchi parlamentari si sono alzati mugugni quando Lombardo ha criticato il bipolarismo, definendolo fallimentare e attaccando i “ribaltonisti”, volgendo lo sguardo verso i gruppi del Pdl e dell’Udc, ricordando la loro opposizione alla riforma della sanità, da cui partì la rottura col partito di Berlusconi. Lombardo ha sorriso e applaudito i parlamentari che lo hanno contestato.

LE DELEGHE – Domani alle 10.30 all’Ars il dibattito parlamentare sul Lombardo quater e il programma presentato dal governatore a sala d’Ercole. Sempre domani Lombardo dovrebbe assegnare le deleghe. Il governatore ha anticipato che la delega al Bilancio potrebbe andare a Gaetano Armao (assessore uscente ai Beni culturali) e quella all’Agricoltura al nuovo entrato Gian Maria Sparma (Fli).

LE REAZIONI – 21 settembre 2010 – “Nella dichiarazione del presidente della Regione non c’è alcun discorso programmatico, nessun futuro per la nostra Isola, il governo non è neppure rimandabile a settembre. È un governo senz’altro bocciato”. È il parere del coordinatore del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione, al termine del discorso del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, a Palazzo dei Normanni. “Se il Pd – aggiunge – avesse dovuto decidere o deciderà in base alle dichiarazioni rese dal presidente della Regione oggi, credo che queste dichiarazioni siano assolutamente insufficienti, non affrontano i nodi veri della Sicilia, questo governo non dà una prospettiva e non si comprende come potrà affrontare le emergenze. E credo anche che dalla composizione del governo non si comprende a quali rami dell’amministrazione siano destinati i tecnici inclusi nella nuova giunta”. Riguardo i momenti di tensione in aula durante il discorso di Lombardo, Castiglione ha chiarito che “il presidente è sembrato particolarmente nervoso. Ritengo che l’aula aveva il diritto di replicare nel momento in cui si facevano delle affermazioni palesemente false. Oggi – conclude Castiglione – abbiamo dovuto prendere atto che questo governo non ha un programma”.

“Adesso al lavoro per il bene della Sicilia. È l’ora delle riforme per affrancare la nostra regione dall’affarismo e dallo sperpero, dando spazio a logiche di democrazia e merito facendo rinascere l’economia liberandola dal potere politico mafioso. Nel Parlamento nazionale metteremo in campo le nostre rivendicazioni per far giungere le risorse necessarie per dare vigore all’occupazione alle imprese dove l’acqua sia pubblica, dove le scuole funzionino per dare un futuro alle nuove generazioni, dove le politiche per i rifiuti non siano appannaggio per i criminali e dove l’occupazione non sia solo una speranza ma una felice realtà”. Lo afferma il senatore del Pd Costantino Garraffa dopo la presentazione del Lombardo quater.

“Giudichiamo positivamente l’avvio della nuova esperienza di governo regionale che siamo certi sarà caratterizzata da politiche di modernizzazione, sviluppo e legalità e il cui valore innovativo abbiamo contribuito a costruire. Nelle prossime ore discuteremo col presidente Lombardo della opportunità di adeguare la squadra di governo a rappresentare le istanze programmatiche della nostra area politica e culturale. Ringraziamo l’amico Nino Strano per lo straordinario lavoro svolto come assessore al Turismo, siamo impegnati a dare continuità sia al suo progetto per il turismo siciliano, sia alla sua presenza in ruoli di alto livello politico e istituzionale”. È quanto dichiarano i parlamentari nazionali di Futuro e Libertà per l’Italia Pippo Scalia, Carmelo Briguglio, Fabio Granata e Nino Lo Presti.

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