Ad Adrano si spera ancora di fare tornare da Siracusa l’epigrafe del Mendolito, ma al momento la possibilità è limitata solo ad una copia.
E’ quanto emerge dallo scambio di missive sull’eventuale restituzione ad Adrano del reperto rivenuto negli anni Sessanta nella porta sud della città sicula del Mendolito: la pietra urbica con l’unica iscrizione in lingua sicula a carattere pubblico finora nota.
Per il suo ritorno ad Adrano si era attivato il consigliere comunale Pippo Alongi, che aveva sollecitato anche l’intervento del critico d’arte Vittorio Sgarbi, il quale si era interessato della possibilità di un ritorno ad Adrano dell’epigrafe custodita al museo “Paolo Orsi” di Siracusa (leggi post). Recentemente si è registrata anche la richiesta ufficiale del sindaco Pippo Ferrante. Per questo il consigliere Alongi con una lettera ha ringraziato Sgarbi “per il suo prezioso contributo”, scrivendo inoltre che “i cittadini attendono con fiducia una risposta chiara sulla destinazione finale del reperto mai riconsegnato ad Adrano” e spera di ospitarlo ad Adrano per “mostrargli il simbolo prezioso di una intera comunità, qual è la Pietra Urbica”.
Ma sembrano poche le speranze di rivedere l’epigrafe originale ad Adrano. In una nota inviata al sindaco di Adrano, il direttore del Museo “Paolo Orsi” di Siracusa, Beatrice Basile, scrive che il contenuto del museo costituisce un complesso inscindibile e non è immaginabile che “possa essere fatto oggetto di progressive spoliazioni del suo patrimonio ai fini di valorizzazione locale”. Tuttavia esprime “ampia disponibilità a mettere a disposizione il reperto per l’eventuale realizzazione di un calco, di cui potrebbe essere fornita a cura di questo museo anche l’elaborazione preliminare con tecnologia laser scanner”.

fonte: articolo di Salvo Sidoti sul quotidiano La Sicilia
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