di Lillo Miceli su La Sicilia del 24 Agosto

Eventuali nuove elezioni politiche non dovrebbero trascinare automaticamente la Sicilia alle urne per rieleggere anticipatamente il presidente della Regione e l’Ars. Il Parlamento nazionale è stato sciolto anticipatamente parecchie volte senza che ciò abbia avuto ripercussioni nell’Isola o in altre regioni d’Italia.

Solo nel 2008 quando Prodi si dimise perché non aveva più la maggioranza in Senato e Cuffaro fu costretto a lasciare la carica di presidente della Regione perché condannato a cinque anni di carcere… dal Tribunale di Palermo, vi furono concomitanti elezioni anticipate, a Roma e a Palermo. Due anni dopo avrebbe potuto ripetersi lo stesso copione, ma la decisione della procura della Repubblica di Catania di non chiedere al Gip alcun tipo di provvedimento per il presidente della Regione, Raffaele Lombardo indagato con il fratello Angelo nell’ambito di un’inchiesta antimafia, ha preso in contropiede chi sperava in un “Cuffaro bis”. Quindi, se in Sicilia si vorrà andare alle urne anticipatamente bisognerà seguire la via della politica.

I presupposti potrebbero esserci tutti: la maggioranza di centrodestra che aveva eletto Lombardo si è liquefatta con il Pdl diviso in due e con un Partito democratico che con il suo appoggio esterno consente al “Lombardo ter” di governare, anche se in un mare di fibrillazioni (la verifica politica iniziata da parecchie settimane non è stata ancora chiusa). Ovviamente, se Berlusconi sarà costretto, per fare piazza pulita dei finiani, a ricorrere ad elezioni anticipate, farà di tutto perché questo accada anche in Sicilia. Farà pressioni sia sui deputati del Pdl lealista che fa capo al ministro Angelino Alfano sia su quelli del Pdl Sicilia, i “ribelli” che si riconoscono in Gianfranco Miccichè. Verosimilmente anche i segretari dell’Udc e del Pd, Romano e Lupo, che non nascondono di volere elezioni anticipate, faranno altrettanto con i propri deputati all’Ars.

Ma che si raggiungano le necessarie 46 firme per sfiduciare Lombardo, allo stato attuale, sembra piuttosto difficile. Anche perché nel frattempo, Lombardo, che non è un pivellino, sta prendendo le proprie contromisure. In ogni caso, con elezioni politiche anticipate parecchi Comuni e Province rimarrebbero senza guida, a cominciare da Catania e Palermo. (A tal proposito segnaliamo l’intervista a Musumeci, per leggerla clicca QUI)

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