Continua la nostra collaborazione col periodico Bloc Notes, di cui riproponiamo alcuni articoli per il sempre più numeroso pubblico del web.

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“Il futuro siamo noi”. Lo hanno detto i politici della nostra città.

Mercoledì 16 ottobre 2013 noi, alunni della classe III A della Scuola Secondaria di I Grado “G. Mazzini” di Adrano, accompagnati dalla nostra Prof.ssa Giusi Battaglia, siamo andati a visitare le istituzioni locali della nostra città.
All’inizio dell’anno scolastico abbiamo studiato in classe il Decentramento ed in particolare lo Stato, le Regioni, le province ed i comuni, soffermandoci, in modo particolare, sul Consiglio comunale, la Giunta ed il Sindaco.
Mercoledì [16 ottobre, ndr] ci siamo recati a Palazzo Bianchi, dove ad attenderci c’erano il Sindaco, gli Assessori comunali Pietro Mavica e Maurizio Zignale, nonchè il Presidente del Consiglio Comunale, Angela Branchina. Era presente anche il Dott. Salvatore Valastro, che ci ha illustrato i vari uffici nel loro aspetto storico.
Abbiamo rivolto loro delle domande riguardanti la villa comunale, la piscina, il funzionamento del Consiglio comunale, ed altri quesiti sulla nostra vita di adolescenti in questa realtà locale. Siamo rimasti soddisfatti delle risposte che loro ci hanno dato in modo chiaro, semplice ed esaustivo.
Dopo ci siamo spostati al Palazzo comunale e siamo entrati nell’aula consiliare, dove la nostra professoressa ci ha spiegato la collocazione ed il ruolo politico che ha ciascun Consigliere in seno al Consiglio comunale.
Il progetto si è concluso con la partecipazione parziale al Consiglio comunale.

Le nostre impressioni circa 
questa esperienza sono state positive e deludenti insieme. Positive perché è stato emozionante essere ricevuti dal Sindaco della città, avere parlato con gli assessori ed il Presidente del Consiglio comunale, aver rivolto loro delle domande ed essere stati ascoltati. Emozionante anche la fotografia con loro, l’omaggio di una rosa alla Presidente e l’intervista con la televisione locale.
Un po’ deludente, invece, è stata la partecipazione al Consiglio comunale; la nostra insegnante ci aveva detto che quello era ed è il luogo deputato ad affrontare ed a risolvere i problemi della città. Nel pomeriggio ci siamo preparati ed alle ore 19,00, orario di inizio dell’assise, tutti puntuali davanti al Comune, come raccomandato dalla nostra professoressa: “Mi raccomando, quando saremo lì dentro, tutti zitti ed educati, attenti ad ascoltare i vari passaggi, spegnete i cellulari, perché non dobbiamo disturbare”. Ubbidienti, entriamo in silenzio nell’aula consiliare ed attendiamo fino alle ore 20,00 circa, un po’ impazienti e soprattutto stupefatti dalla mancanza di puntualità.
Finalmente si inizia, ma non ci sono tutti i consiglieri: essi arrivano a poco a poco, molti si siedono ma immediatamente si rialzano, parlano tra di loro e con il pubblico, usano il cellulare, sono, secondo noi, molto distratti.
Ad un certo punto, essendosi fatto tardi, lasciamo l’aula, ma ci rendiamo conto che è passata un’ora e mezza ed ancora poco o niente si è discusso. Riusciranno i nostri eroi a discutere seriamente ed affrontare i nostri problemi? Veramente il dubbio ci è rimasto.
Nonostante tutto, è stato bello ed interessante aver fatto questa esperienza nuova e particolare.

Loriana Amoroso, Stefania Lanza, Roberta Garofalo,
alunne della classe III A


Rispettiamo 
le nostre istituzioni 

E’ da quando insegno ad Adrano che presento il progetto sulle Istituzioni locali ai rappresentanti della città; quindi è da più di 16 anni che faccio questa esperienza con i ragazzi.
Ho perseverato sempre perché credo fortemente e sono convinta che gli adolescenti, anche se non attuali elettori, hanno il dovere di sapere il funzionamento di questa difficile e complicata macchina, che è la politica.
Anche io voglio scrivere le mie impressioni sincere e vere: 
sono cambiate, nel tempo, le amministrazioni, sono cambiati i consiglieri, i sindaci, i problemi, ma molte cose purtroppo sono rimaste pressoché identiche.
Non è stato e non è molto esemplare che in un Consiglio comunale ci sia, da parte di alcuni e, speriamo, non molti consiglieri, un atteggiamento di poco rispetto, attenzione, serietà verso chi parla o chi ascolta. È un po’ squallido assistere ad interventi prolissi, forse inutili, che deviano da quello che è l’oggetto del discorso.
Ed allora mi chiedo e vi chiedo: Signori consiglieri, abbiate il dono e la capacità della sintesi, non perdetevi in chiacchiere, perché non solo i ragazzi, ma anche tutti noi adulti non abbiamo bisogno di bravi oratori che parlano molto ma di rappresentanti che agiscano concretamente e praticamente.
È vero, direte voi, ci vuole il confronto politico; ma che questo porti alla risoluzione dei problemi.
Fare politica è la cosa più difficile ed impegnativa che possa esistere. Se ne rende conto anzitutto una cittadina e poi una docente che intende per politica prima di tutto trasmettere il rispetto per l’altro anche e soprattutto quando non è della tua stessa idea, educare alla convivenza civile ed alla cittadinanza.
Siete stati chiamati e scelti ad un ruolo alto ma difficile da una cittadinanza che ama la sua città ma che la vede languire.
Se un Consiglio non ha né dignità personale né politica, allora veramente la città non ha futuro. E questo Adrano non lo merita.
Non deludetemi, non deludeteci. I politici hanno detto alla III A che il futuro erano loro. Ebbene oggi siete anche voi.

Prof.ssa Giusi Battaglia