«Incredibile. Per tutti noi è stata davvero un’esperienza incredibile, avere l’opportunità di studiare all’estero, anche se solo per un breve periodo, ha fatto la differenza per ciascuno di noi». Così i ragazzi della 5Al del liceo linguistico “Giovanni Verga” di Adrano hanno definito il loro viaggio-studio all’estero della durata di tre settimane. Grazie ai fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione Europea all’interno del PON “Competenze per lo Sviluppo”, i quindici alunni della quinta classe della sezione linguistica del liceo Verga, hanno avuto la possibilità di studiare una delle lingue straniere previste all’interno del loro piano di studio, il francese, direttamente sul posto e gratuitamente. I ragazzi – Valeria Calabró, Stefania Cappella, Alessia Cottone, Martina Giuffrida, Erika Indaco, Elisa Lanza, Federico Magra, Valentina Marino, Francesco Pignataro, Rita Rapisardi, Miriam Rosano, Claudia Santangelo, Miriana Tomasello, Martina Ventura, Antonella Zammataro – sono stati ospiti della città di Tours, sita nella Francia centro-occidentale. La città è il capoluogo del dipartimento Indre e Loira di cui è anche il centro abitato più popoloso con i suoi 138.588 abitanti. Dal 2000, inoltre, fa parte del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO per la sua valenza artistica e storica.

«Eravamo letteralmente circondati da tantissimi altri studenti provenienti da ogni parte del mondo – ha spiegato Claudia Santangelo – e che si trovavano li per il nostro stesso motivo: migliorare la conoscenza della lingua francese. Può sembrare strano, ma anche se non li conoscevamo, ci sembrava di avere molte cose in comune, anche loro ogni tanto avevano quello sguardo un po’ perso nel vuoto, quello tipico del turista insomma».

Divisi tra lezioni e attività extra scolastiche, gli studenti della 5Al hanno vissuto anche l’esperienza di essere ospitati dalle famiglie di Tours, molte delle quali offrivano già un alloggio ad altri ragazzi stranieri al momento del loro arrivo. «Stare in famiglia piuttosto che in albergo ha senza dubbio accresciuto il valore del nostro viaggio – ha raccontato Martina Ventura – anche se ovviamente ognuno di noi ha vissuto la cosa in maniera diversa. Non è facile abitare sotto il letto di persone estranee, anche quando queste sono molto gentili e disponibili, ma dopo i primi giorni di assestamento la convivenza si è rivelata abbastanza piacevole». Grazie agli efficienti collegamenti con i mezzi pubblici, i ragazzi hanno avuto modo di spostarsi in totale autonomia e di raggiungere senza difficoltà la scuola dove ogni giorno si tenevano le lezioni.

Divise in un blocco mattutino e uno pomeridiano, le lezioni presso “L’institut de Tourain”  hanno costituito l’occupazione principale dei ragazzi, i quali sono stati affiancati da un tutor pronto a rispondere a ogni loro domanda e a facilitare il loro inserimento all’interno della struttura scolastica. «L’aspetto più interessante delle lezioni – ha spiegato Federico Magra – era sicuramente avere la possibilità di dialogare per tutto il tempo con un insegnante madrelingua. Anche il nostro piano di studio prevede la figura dell’insegnante madrelingua, ma soltanto per un’ora alla settimana, avere invece la possibilità di interagire con qualcuno che non parla la tua lingua, per ben sei ore al giorno, ti costringe ad esprimerti nel modo più corretto possibile per farti comprendere, e questo è il modo più efficace per migliorare la tua conoscenza della lingua, sia dal punto vista grammaticale che lessicale».

Tra le molteplici attività extra scolastiche, gli alunni del Verga hanno avuto la fortuna di visitare i suggestivi Castelli della Loira, in particolare i ragazzi hanno apprezzato il castello di Amboise che ha ospitato Leonardo Da Vinci negli ultimi anni della sua vita. Situato nella regione Centre Val de Loire, nel comune di Amboise, il castello era originariamente una fortezza medievale poi riconvertita in una residenza reale sotto i regni dei Re Carlo VIII e Francesco I (fine XV – inizio XVI secolo). «Numerosi studiosi ed artisti europei soggiornarono alla Corte di Amboise invitati dai sovrani come, per l’appunto, è successo a Leonardo da Vinci – ha sottolineato Alessia Cottone – che riposa nella cappella del castello. Leonardo fu invitato in Francia da Francesco I all’età di sessantaquattro anni: diventato amico intimo del re, inventò per lui diversi modi per divertirlo durante le sontuose feste che venivano organizzate all’interno del castello. Leonardo morì al Cloux il 2 maggio 1519 e fu sepolto, secondo la sua volontà, nella collegiata di Saint-Florentin del Castello di Amboise. Nel XIX secolo, le sue ossa furono trasferite nella cappella di Sant’Uberto del Castello dopo la demolizione della collegiata».

Uno scenario da favola, un’opportunità d’apprendimento imperdibile e l’occasione di sperimentare la vita lontani da casa: gli studenti del liceo Verga hanno imparato a relazionarsi con culture diverse dalla loro, attraverso un’esperienza unica e irripetibile. Ogni giorno ha portato con se una nuova sfida, dall’interagire con la famiglia che li ha ospitati al prendere le misure alla vita sociale della città. Un momento di crescita a 360°, quindi, quello vissuto dai quindici alunni della 5Al, che ha così arricchito non solo il loro bagaglio culturale-linguistico ma anche quello educativo-personale.

– Intervista di Chiara Bua per ivespri.com