L’assessore alle Risorse agricole, Titti Bufardeci, ha firmato la direttiva che permette di prolungare le giornate di lavoro di 19.357 operai. Adesso, però, è scontro sugli esclusi

di GIACINTO PIPITONE su gds.it

PALERMO. L’assessore alle Risorse Agricole, Titti Bufardeci, ha firmato la direttiva che permette di prolungare le giornate di lavoro dei 19.357 operai forestali stagionali. Ma dietro la proroga dell’impiego si cela uno scontro fra categorie simili di precari e una caccia ai finanziamenti da parte della Regione per aumentare una spesa che ha già raggiunto i 350 milioni e potrebbe arrivare a 400.
Un accordo governo-sindacati firmato nel 2009 alla vigilia delle Europee prevedeva che i forestali impiegati normalmente per 78 giornate vedessero crescere il loro impiego fino a 101 giorni. Chi già lavorava per 101 giornate doveva arrivare fino a 151 e quanti già avevano un impiego da 151 giorni dovevano arrivare fino a 181. Tutto ciò valeva sia per i 19.357 operai precari dell’Azienda Foreste che per i 7.052 forestali del servizio antincendio (che dipendono dall’assessorato al Territorio).
Ma sia l’anno scorso che quest’anno il governo ha dovuto convocare i sindacati annunciando che non ci sono i soldi per rispettare l’accordo. Il vertice si è tenuto martedì a Palazzo d’Orleans, in un clima di grande tensione all’esterno. Il governo ha infatti annunciato che per i forestali dell’anticendio ci sarebbero i 15 milioni necessari a rispettare l’accordo mentre per tutti gli altri no. E già questo ha acceso le prime micce: «Quelli dell’antincendio – spiega Gaetano Pensabene della Uil – vedranno scadere il loro normale impiego il 15 ottobre. Per potere sfruttare il prolungamento dovranno essere trasferiti all’Azienda Foreste, dove lavorano colleghi che invece non godranno dello stesso prolungamento. Una situazione difficile da gestire che sta creando grande tensione».
Bufardeci per il momento ha firmato una direttiva che prevede che gli operai che erano stati assunti per 78 giornate arrivino a 90, quelli che dovevano lavorare per 101 giorni proseguiranno fino ai 130 e chi è stato chiamato per 151 giornate toccherà invece quota 165. Il via libera agli uffici provinciali dell’assessorato alle Risorse Agricole per prolungare il servizio è arrivato, appunto, ieri. Per andare oltre questi limiti il governo ha comunicato che servirebbero altri 50 milioni.
E qui è scoppiato lo scontro. «Gli accordi – aggiunge Pensabene – vanno rispettati per intero. Già a ferragosto siamo riusciti a evitare che la situazione precipitasse. Gli operai stavano organizzando blocchi stradali e sit in davanti ai traghetti che noi abbiamo poi scongiurato. Ora la tensione sta crescendo ancora». Per provare a gestirla il governatore Lombardo e l’assessore Bufardeci hanno riconvocato i sindacati per il 7 settembre quando, ha anticipato Palazzo d’Orleans, «dopo le ulteriori verifiche, si cercherà di costruire un’ipotesi di utilizzo dei lavoratori che possa tenere conto di tutte le loro aspettative».
Ma la realtà è che l’emergenza fotografa le secche in cui è finita la Regione per il mancato arrivo dei fondi Fas. I soldi utilizzati quest’anno per pagare i forestali dovevano arrivare dai Fas ma la Regione è stata costretta a ricorrere ad anticipazioni. Possibilità che ora non c’è più. «È chiaro che l’unica fonte di introito per ora sono i Fas – ha ammesso Bufardeci – e stiamo sollecitando Roma per ottenerli più in fretta possibile. Anche se, più ne utilizziamo adesso e meno ne avremo per i prossimi anni. Speriamo di poter avere risposte entro il 7 e poter così applicare lo stesso trattamento sia agli operai che ai forestali dell’anticendio».
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