Oltre tre milioni di finanziamenti per il Museo di Adrano: mirano a rendere più funzionale il Castello Normanno, che ne ospita le vetrine espositive. Il progetto prevede anche di migliorare l’accessibilità ai diversi piani della struttura, con l’ascensore che collegherà fino alla terrazza. Le critiche dell’architetto Di Primo

E’ dello scorso Dicembre la notizia dei finanziamenti per il museo regionale di Adrano, destinati al miglioramento della fruizione ed a rendere più funzionale la struttura che lo ospita: il castello normanno.
Finanziato nell’ambito del Programma operativo regionale Fers 2007-2013, per un importo di 3,5 milioni di euro, l’intervento fa parte del “Progetto di completamento funzionale ed allestimento museale del Museo di Adrano”, uno dei siti più importanti inseriti nel “Parco Archeologico della Valle del Simeto”, diretto dalla Dott.ssa Gioconda Lamagna.

Il progetto prevede, tra le altre cose:

  • il completamento dell’allestimento museale, in particolare con l’inserimento di nuove vetrine espositive a completamento del percorso della sezione archeologica e con la creazione della sale delle epigrafi;
  • l’adeguamento della struttura alle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Da evidenziare che l’ascensore, che in atto copre solo due piani del castello, con il nuovo progetto permetterà l’accesso a tutti e cinque piani della struttura, concludendo il proprio percorso a livello della terrazza (a quota 33.70 metri), in modo da consentire a tutti una visita completa in tutte le sale;
  • tra gli interventi spicca il ripristino di un “nuovo” piano, tra il terzo e il quarto, con la realizzazione di un solaio tra le antiche aperture, ancora oggi in parte visibili, sulle quali poggiavano le travi che, fino al 1700, sostenevano un ulteriore livello del castello;
  • prevista anche l’introduzione di un sistema organico di mappe e tabelle per ipo/non vedenti per fornire, attraverso il tatto, le informazioni riferite alle sale del museo oltre al contenuto delle varie vetrine espositive; previsti, inoltre, percorsi sensoriali guidati, un plastico tridimensionale in scala, ispezionabile all’interno, al fine di consentire al visitatore di capire le dimensioni, la forma e la tipologia del castello;
  • in progetto anche l’inserimento di elementi tecnologici, con la realizzazione di impianti per il condizionamento e riscaldamento degli ambienti, nonché interventi volti alla manutenzione e al restauro delle parti strutturali, che vanno dal consolidamento alla sostituzione di componenti strutturali non antiche dell’edificio.
Come era logico attendersi, c’è chi ha, sin da subito, mostrato la propria contrarietà a tale progetto. E’ il caso dell’arch. Aldo Di Primo, che ha più volte chiesto «un dibattito pubblico ed il blocco dell’iter, che rischia di mandare in appalto lavori dannosi per la salvaguardia del monumento».
Di Primo, docente di Storia dell’Arte ed ex assessore al Comune di Adrano, contesta tali interventi in una lettera aperta inviata alla Soprintendenza, all’Amministrazione Comunale ed a varie associazioni, lanciando il proprio «grido d’allarme in difesa del castello Normanno».
A destare le critiche maggiori, il percorso dell’ascensore che, attualmente, raggiunge solo il primo piano. «La paventata ipotesi di un ascensore fino al terrazzo – scrive Di Primo – desta maggiore apprensione. Il nostro punto di vista è che l’organismo architettonico vada rispettato nella sua integrità storica, estetica e strutturale, tenendo presente che il Castello di Adrano è, prima di essere un contenitore museale, il museo di se stesso».
Nel suo intervento, Di Primo rivolge anche un invito al Comune, ente proprietario del Castello, perché assuma «un compito di supervisione sul progetto, anche con la costituzione di un comitato di saggi, che possa esprimere pareri vincolanti sull’intervento». La missiva si chiude con l’auspicio di destinare le risorse della comunità europea «per la costruzione di un nuovo edificio museale».

fonte: La Sicilia