Non poteva passare senza le solite polemiche all’italiana la festa dell’unità d’Italia introdotta solo per il 2011 in occasione del 150esimo anniversario della nostra nazione.
Lodevoli tutte le iniziative programmate in tutto il territorio nazionale, quasi tutte culturali che stanno a confermare che l’Italia è un paese fatto di cultura, anzi come disse a Sanremo Roberto Benigni è l’unico caso in cui nasce prima la cultura e poi la nazione. Una festa giusta a mio avviso, che sta contribuendo a chiarire in ognuno di noi molti aspetti della nostra storia che forse nessuno mai ci avrebbe raccontato.
Ma non mi stupisce se molti, seppur in maniera diversa, hanno espresso il loro disappunto su questa giornata: chi ci fa la più magra figura sono i leghisti, che non perdono occasione per polemizzare quasi sempre con atteggiamenti a dir poco discutibili che non sono assolutamente degni di un partito politico, tanto da essere criticato da molti cittadini del nord.
L’Italia però deve essere unita nell’andare avanti, nel crescere. In molti ad esempio ancora parlano di tre italie e in più casi corrisponde alla verità. Basta guardare i trasporti, gli impianti industriali e i servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni per non parlare del mondo del lavoro e della situazione economica che differisce di gran lunga nella varie aree della penisola.
L’Italia dev’esserci anche tra gli alluvionati del veneto, nell’infinita Salerno-Reggio Calabria, tra i terremotati dell’Abruzzo e gli sfollati di scaletta Zanclea. L’Italia deve esserci a Lampedusa, isola in cui gli italiani sono forse meno degli extracomunitari, con un centro di accoglienza che ospita 2500 immigrati a fronte della capienza massima di 850. I cittadini dell’isola si sentono praticamente abbandonati dalle istituzioni, qualcuno deve necessariamente intervenire per trovare delle soluzioni. Ma sia dall’italia che dall’unione europea tardano ad arrivare interventi concreti, ed allora mi sento di dare ragione al sindaco di Lampedusa che invece di festeggiare ha esposto la bandiera a mezz’asta in segno di lutto: sarà già morta l’UNITA’ D’ITALIA? Mi auguro di no. Che questa festa possa servire a mettere al centro dell’attenzione le esigenze dei cittadini. Auguri a tutti noi!
Dario Lazzaro
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