fonte: quotidiano La Sicilia /Adnkronos

Ha fatto appena in tempo a rimuovere le transenne del cantiere della metropolitana che bloccavano corso Sicilia (foto a lato), con una decina di giorni d’anticipo sulla data prevista, e a dare notizia dello stanziamento di sessanta milioni di euro dalla Regione per il completamento della tratta ferroviaria Paternò-Adrano (leggi sotto): ultimi atti della gestione dell’ex commissario governativo Gaetano Tafuri, che dopo due anni e mezzo alla guida della Ferrovia Circumetnea, su provvedimento dello stesso ministro delle Infrastrutture Matteoli, che lo aveva nominato nella precedente “stagione” politica della maggioranza al posto dell’ingegnere Mario Spampinato, lascia il posto al dirigente generale Trasporto pubblico locale presso lo stesso ministero, Virgilio Di Giambattista.
«Sono sereno, i risultati della mia gestione sono sotto gli occhi di tutti – spiega Tafuri all’indomani dell’avvicendamento – e soprattutto hanno una prospettiva e un’importanza di cui anche la città si è resa conto. La verità è che si è trattato di una ritorsione politica, per colpire il presidente Raffaele Lombardo è stato colpito Tafuri, che ha dato fastidio lavorando bene e portando avanti il piano di sviluppo della Ferrovia Circumetnea percependo appena 12mila euro lordi l’anno, ma se queste sono le regole della politica allora dico che dovrebbero essere riscritte, perché così è il territorio ad essere penalizzato».
Un avvicendamento che ufficialmente è stato disposto per “traghettare” la Fce – affidandola alla guida del più alto dirigente tecnico del ministero – verso la prevista regionalizzazione dell’ente, ma che assume il sapore della resa dei conti tra Pdl ed Mpa, a meno di due settimane dalla scadenza che deciderà le sorti del governo Berlusconi. «L’ingegnere Di Giambattista è funzionario capace e autorevole – aggiunge Tafuri – tuttavia temo che proprio per il suo ruolo non potrà garantire la presenza costante che questo incarico richiede, né puntare i piedi per chiedere quanto è necessario. Inoltre a mio avviso la regionalizzazione della Fce non ha nessuna attinenza con la sua nomina, che è invece un segnale di debolezza della politica, la stessa classe politica che peraltro si è espressa a sfavore della Stesicoro-Aeroporto, e che ha anche voluto evitare che avendo in cassa 90 milioni mandassimo in gara una prima parte dell’appalto di questa tratta, che a questo punto rischia di restare un’incompiuta».
Quale bilancio può fare della sua gestione? «Abbiamo avviato un percorso virtuoso con le imprese esecutrici, rilanciato i rapporti sindacali, valorizzato il personale e rispettato i tempi, inoltre chiudiamo il bilancio di quest’anno con un avanzo di amministrazione di 1 milione e 400mila euro».

In merito al nuovo stanziamento per il completamento della tratta ferroviaria Paterno’-Adrano, i 60 milioni, in particolare, serviranno al completamento di tutte le opere necessarie per la tratta intermedia di Biancavilla, tra Adrano e Santa Maria di Licodia, e del necessario per definire e completare l’intero tratto rinnovato extraurbano Paterno’-Adrano.
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