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Un grosso incendio, scoppiato nel primo pomeriggio, ha distrutto circa 20 ettari di demanio, nel versante nord-ovest del Parco dell’Etna. Una zona con macchia mediterranea, tra cui ginestre e roverella, ma fortunatamente distante dai grandi boschi. Immediato l’intervento della Forestale, ma purtroppo le condizioni meteo, con vento caldo, hanno reso difficoltose le operazioni di spegnimento. Per circoscrivere e poi domare l’incendio, è stato necessario l’intervento delle squadre antincendio della Forestale, i vigili del fuoco di Maletto e Randazzo, e infine, per spegnere le alte fiamme, è stato chiesto l’intervento aereo, con un canadair che ha effettuato 6 lanci sul fronte delle fiamme, e con l’ausilio dello speciale elicottero Erickson Air Crane S-64, chiamato in gergo “Toro Seduto”, per la sua alta capacità di carico. Infatti, porta circa 10.000 litri di acqua. Poi, dopo circa 4 ore, l’incendio è stato completamente spento. Da diversi anni in questa zona si verificano incendi devastanti, e quest’anno, sono venuti meno anche i lavori di prevenzione a causa dallo scarso utilizzo dei lavoratori forestali, il cui impiego è stato saltuario a causa delle difficoltà della Regione a reperire i necessari fondi.

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