A.S. di Adrano prova a risalire insieme al cognato il fiume da una parete alta oltre 20 metri ma cade e resta bloccato su uno scoglio per 7 ore. Poi il salvataggio da parte degli specialisti del Saf, il nucleo Speleo Alpino Fluviale dei Vigili del Fuoco di Messina, coadiuvati dai Vdf di Letojanni. Per trarre in salvo il ferito sono servite altre cinque ore

Drammatico salvataggio a lieto fine nella notte tra domenica e lunedì scorso nelle acque del Fiume Alcantara dove due cognati originari di Adrano si sono avventurati in una rischiosa risalita delle gole. Tutto è iniziato nel pomeriggio, quando i due, dell’età rispettivamente di 51 anni e 30 anni, hanno dato avvio alla risalita delle pareti del fiume. Poco dopo uno dei due, il 51enne, A.S., è scivolato e ha sbattuto il fianco e la gamba destra. Da quel momento il malcapitato è rimasto bloccato su uno scoglio per 7 ore. L’altro uomo nel frattempo invece è andato avanti, riuscendo a completare la scalata, e una volta risalito il fiume si è accorto che il parente non era riuscito a compiere la stessa impresa. A quel punto è stato chiamato il 118 per soccorrere il ferito ma è stato soprattutto richiesto il pronto intervento dei Vigili del Fuoco per recuperare l’uomo in difficoltà e trarlo in salvo. Nella gola ci sono pareti che si innalzano sino a 20 metri e raggiungono anche i 25 metri ed è in una di queste che era rimasto bloccato il 51enne, che si è potuto sdraiare su uno scoglio in attesa che arrivassero i mezzi di salvataggio.

Le operazioni di recupero. Sul posto si è portata una Squadra di Vigili del Fuoco di Letojanni, che ha preso visione della situazione e nel prendere atto di quanto fosse complicata la stessa ha richiesto la presenza dei vigili del fuoco del Saf, il nucleo speleo alpino fluviale dei Vdf di Messina. Gli uomini del Saf sono giunti intorno alle 22 all’Alcantara e hanno avviato le attività di recupero e salvataggio del ferito. L’uomo è stato raggiunto in nottata e dopo un lungo e complesso lavoro di recupero durato 5 ore è stato tratto in salvo intorno alle 2 e 30 di notte. Era sdraiato sullo scoglio in attesa dei pompieri. La risalita è stata resa ulteriormente complicata dalle condizioni ambientali perché avvenuta tra l’acqua ed il buio della notte che rendeva tutto più difficile. Il ferito ha riportato delle fratture alla gamba destra ma non è in pericolo di vita. A.S. Ha rischiato l’ipotermia e quando sono arrivati i Vdf si trovava da 7 ore nel fiume. Determinanti per l’esito positivo della vicenda si sono rivelate le moderne ed efficaci tecniche Saf poste in essere per la risalita, mediante recupero con palo pescante.

I protagonisti del salvataggio. La squadra Saf (speleo alpino fluviale) dei Vdf di Messina che ha eseguito il salvataggio era composta dal caposquadra De Salvo Giuseppe, dal caposquadra Dina Giuseppe, il vigile coordinatore Paone Sandro, il vigile esperto De Salvo Gianfranco, il vigile qualificato Coppolino Massimo. Per i Vigili del Fuoco di Letojanni sono invece accorsi sul posto il caposquadra Alessi Francesco, con Salvatico Giuseppe, Consolo Michele, Curcuruto Francesco e Di Natale Santi. Il perfetto lavoro di squadra ha cosi salvato la vita al malcapitato, il cui incubo e’ durato circa 12 ore dal pomeriggio di domenica sino a tarda notte, ed al quale rimarranno adesso alcune ferite e una frattura guaribili nelle prossime settimane.

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– Fonte: blogtaormina.it