downloadCATANIA – Il red carpet era ben steso lungo la strada in attesa che il “maestro del brivido”, Dario Argento, arrivasse accolto dagli applausi dei tantissimi giovani e non solo che sostavano già da un pò all’ingresso del Centro Studi di Via Caronda, il Laboratorio D’Arte coordinato dal catanese Alfredo Lo Piero. L’occasione è stata uno stage intensivo di regia cinematografica, trucco ed effetti speciali guidato dal maestro e da Pietro Tenoglio, make up artist riconosciuto ed apprezzato.

“Maestro, visti i natali lontanamente siculi, sente un po di sicilianitá dentro? Quella passione, quelle vibrazioni tipiche della nostra bella isola?

“Si, certo. Ed io l’ho girata bene, in lungo e in largo. Mi sento a mio agio in certi posti, in diverse situazioni. E’ una terra magnifica”

Che momento vive il cinema italiano ed in particolar modo quello in cui lei è il protagonista indiscusso, l’horror e il thriller?

“Non e’un momento felice, di certo. Da italiano manifesto parecchie dificoltá ma ci sono buone speranze che si cambi e quindi tornino i finanziatori e la macchina si riattivi. E’chiaro che una rondine non fa primavera e quindi non basta che Sorrentino vinca l’oscar per far la differenza.”

Il suo genere di filmografia soffre più di altri?

“Credo di si perchè tra effetti speciali e digitale i costi sono alti troppo alti a fronte dei pochi denari. E poi manca il coraggio. Si preferisce produrre film a basso costo, a differenza di quanto accade in Francia, negli Usa e in altre parti del mondo dove il successo è incredibile”.

Cosa consiglia ai giovani che volessero avventurarsi nel mondo del cinema?

“Di andare all’estero, almeno per ora. Di vivere un’esperienza formativa”.

Cinema a parte, le piace fare il nonno?

“Beh si, certo risponde accennando un sorriso che diventerà poi una sana risata- come a tutti.. È una bella sensazione!”

La rivedremo al cinema?

“Si, tra ottobre e novembre con una produzione estera e successivamente con una italiana”.

L’importanza della cinematografia da una parte e la scarsa attenzione rivoltale dall’altra rappresentano l’incipit di uno scambio di battute con il padrone di casa. Alfredo Lo Piero, autore, regista ed attore catanese, dopo la lunga esperienza in Rai, è rientratoin Sicilia per dar vita ad un progetto prestigioso ed impegnativo a 360 gradi. “Il progetto <Mestieri del cinema> è una rivoluzione artistico-culturale, viva da circa 10 anni, il cui valore cresce in considerazione del momento storico in cui viviamo. Mentre lo stato, infatti, sottrae l’arte dalle scuole dell’arte, noi facciamo esattamente il contrario, per restituire all’arte la vera dignità. Da qui, un’aggregazione di artisti, produttori, registi, tecnici dello spettacolo al servizio della collettività siciliana. Il desiderio è di poter insegnare alle nuove generazioni l’idea dell’arte. E lo facciamo con un pizzico di presunzione!”

In questi giorni ha rilevato interesse verso un genere così di nicchia?

“Eccome. Tantissimi i presenti per la proiezione di Profondo Rosso, ad esempio E poi noto la continuità nelle richieste che mi vengono formulate circa maestri da ospitare a Catania”.

Come si alimenta il progetto?

“Attraverso la volontà dei talenti stessi: noi aggreghiamo professionisti che si mettono a disposizione gratuitamente e i giovani partecipano con una quota associativa”.

Nella tua esperienza di vita, ha avuto modo di assistere al successo di suoi allievi?

Si, con grande orgoglio. 4 sono stati impiegati sul set di Giancarlo Giannini, 2 hanno realizzato un video clip, un giovane per ultimo un docufilm per conto di De Angelis, il cantatutore. Grandi risultati, insomma che ogni volta mi emozionano”.

A proposito di Giannini, qualche anticipazione in merito al prossimo progetto?

“Bellini, il mistero di Puteaux. L’opera cinematografica che coinvolgerà tutte le firme prestigiose che sono passate dal Centro Studi Laboratorio d’Arte. E’ un’opportunità importante per molti artisti locali che potranno ottenere una formazione globale a contatto con i grandi professionisti del settore”.

A questo punto ci chiediamo se il Bellini si tingerà d’argento? Lo scopriremo a tempo debito. Per adesso è top secret.

FONTEhttp://catania.livesicilia.it/2014/04/05/dario-argento-a-catania-sicilia-terra-bellissima_288177/