movida-670x502Schiamazzi notturni, ragazzi ubriachi e spacciatori. Eccoci nel centro storico di Catania, eccoci nei luoghi della movida raccontati attraverso le parole di una residente della zona che si è rivolta a NewSicilia.it per denunciare le disavventure delle persone che vivono il centro storico.

“Un degrado culturale e urbano mai visto” afferma Daniela Catalano. “Stiamo toccando il fondo. Per noi che viviamo qui, tornare la sera a casa significa fare una gimkana fra i tavoli dei pub che si espandono sul suolo pubblico a macchia d’olio e in diversi casi senza rispettare le regole. Capita anche che non ci sia proprio lo spazio per far circolare le macchine, come in via Landolina, in via Sant’Orsola o in via Pulvirenti”.

Una Ztl (zona a traffico limitato) farsesca un vandalismo innegabile leggibile anche sulle scritte che decorano le panchine di marmo e una mancanza di rispetto per i residenti che ha raggiunto livelli inaccettabili.

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“Chi non lo vive non può capire cosa significa anche aver paura la sera tardi a rincasare con ubriachi che circolano a destra e sinistra dal momento che vengono somministrate bevande alcoliche a basso prezzo, gente che litiga e ragazzi di colore che presidiano la zona di via Perrotta, per fare un esempio, per spacciare”.

Tutti, effettivamente, conoscono la zona del centro storico proprio per la vita notturna che la anima, però c’è anche da dire che lì le persone ci vivono e agli schiamazzi dei ragazzi che non si rendono conto che oltre una certa ora bisogna far cessare il baccano, si aggiunge anche un’altra piaga: il parcheggio“Per quanto riguarda questo aspetto – incalza Daniela – siamo proprio alla follia.Dalle 20 alle 2 di notte i residenti non possono parcheggiare, nonostante abbiano il pass, nella zona a traffico limitato perché bisogna lasciare il posto ai tavolini dei pub. Ma  vi sembra una cosa normale che io torno a casa, per fare un esempio, alle 21 e devo aspettare le due di notte per poter parcheggiare la mia auto vicino?! E a questo va aggiunta una tolleranza di mezz’ora come prevede l’ordinanza quindi arriviamo alle due e mezza”.

degrado-centro-storicoFra bellezze architettoniche e il fascino barocco del centro, scorre in questo modo la vita del residente che “intorno alle 4,30 del mattino a giorni alterni deve anche sorbirsi il camion della nettezza urbana e gli operatori ecologici che raccolgono con un gran frastuono le bottiglie di vetro lasciate dal popolo della notte”Continua Daniela a descrivere la sua giornata tipo: “Solo dopo pranzo si può riposare serenamente. Da una parte quindi ci troviamo davanti al degrado culturale e architettonico della zona, dall’altro c’è il problema della sicurezza e della vivibilità ma le due cose non vanno di pari passo. C’è solo una movida selvaggia e non credo sia questo il vero significato del termine“.

Eppure l’amministrazione comunale si reputa abbastanza soddisfatta del lavoro svolto per regolamentare il centro storico e del rapporto instaurato con gli esercenti dei luoghi della movida. “Di cosa sia soddisfatta l’assessore Mazzola vorremmo proprio capirlo. Forse non parliamo della stessa città. Siamo in una situazione peggiore rispetto a quella della precedente amministrazione.Tutte le nostre richieste sono state disattese, cioè noi paghiamo le tasse e agli esercenti che si appropriano del suolo pubblico vengono dimezzate? E’ assurdo“.