Il tema dei beni confiscati alla mafia a garanzia del microcredito è da tempo oggetto di un percorso di discussione e confronto grazie all’attenzione che diversi club Lions della Sicilia hanno sollevato sul tema già diversi mesi fa: un’evoluzione segnata da tappe importanti, come quella che a maggio ha visto riuniti i rappresentanti della magistratura, della forze dell’ordine, dell’economia e dell’università; e il più recente incontro con i parlamentari nazionali e le Commissioni antimafia nazionale e regionale, a cui è stata consegnata la proposta di disegno di legge per la modifica del codice antimafia.

Una proposta sviluppata nell’ambito del principio costituzionale della sussidiarietà, che intende modificare le normative attuali per autorizzare l’Associazione nazionale beni confiscati e sequestrati alla mafia (Anbsc) a prestare fideiussione al sistema bancario per l’avviamento del microcredito, mettendo a presidio uno o più beni in relazione alla loro ubicazione territoriale e alla destinazione del finanziamento.

In linea con questo percorso, mercoledì 10 dicembre alle ore 19.00 allo Sheraton hotel si terrà il meeting organizzato da diversi club Lions (Mediterraneo, Catania Host, Acireale, Misterbianco, Paternò, Catania Stesicoro, Fondazione fra Club Lions, Club Adrano-Bronte-Biancavilla, Distretto Sicilia Lions Club, Catania Etna, Catania Est) con l’obiettivo di proporre anche l’estensione della garanzia per la bancabilità delle imprese sequestrate e confiscate che continuano l’attività d’impresa, per mantenere e accrescere il valore economico del territorio in cui operano.

«Il microcredito e la bancabilità delle aziende – spiega l’economista Antonio Pogliese –  rappresentano esempi concreti di solidarietà soprattutto verso i lavoratori, come evidenziato anche dal procuratoreGiovanni Salvi durante il convegno svoltosi a maggio presso il Tribunale di Catania. La nomina della commissione interparlamentare per la modifica del codice antimafia (decreto ministeriale 10 giugno 2013) sotto la presidenza del prof. Giovanni Fiandaca, il deposito della relazione della stessa commissione, il recente disegno di legge d’iniziativa governativa “Misure volte a rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti”, confermano la necessità e la volontà del governo e della politica di modificare, nel suo impianto anche ideologico, il codice antimafia. La nostra Associazione, l’Arcidiocesi di Catania, la Diocesi di Acireale, l’Università, le banche, l’Associazione degli Industriali, hanno fatto rete per occuparsi del tema, sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere gli organi competenti a rivedere l’interno sistema, con l’obiettivo di concedere una boccata di ossigeno a quelle stesse aree  vittime della gestione criminale».

Dopo i saluti del presidente Lions Club Mediterraneo Giusi Belluomo, l’introduzione e il coordinamento dei lavori sarà affidato a Antonio Pogliese, Past Governatore Lions Sicilia. Interverranno: Giovanni Grasso (ordinario Diritto Penale, Università Catania), Pietro Currò (giudice Tribunale del Riesame Catania), Michelangelo Patanè (procuratore aggiunto della Repubblica Tribunale di Catania), Antonio Balsamo (presidente Sezione Misure di Prevenzione Tribunale di Caltanissetta). Le conclusioni saranno a cura del Governatore Lions Distretto 108 YB Salvatore Ingrassia.

FONTE