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“Svolta nella lotta contro gli incendi, raggiunta l’intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. La Regione e lo Stato sono pronti a siglare con il Corpo forestale dello Stato, un accordo per la fornitura di alcuni elicotteri con la capacità di 1100 litri ciascuno da utilizzare in modo stabile in Sicilia per lo spegnimento degli incendi”.

Lo annuncia il governatore Rosario Crocetta che sceglie questa via per fronteggiare gli incendi quando già la Sicilia brucia da settimane “La Regione – continua il presidente – sta pensando di incardinare l’accordo per la fornitura di elicotteri da parte dello Stato per i prossimi 3 anni”.

La firma dell’accordo è prevista per i primi giorni della prossima settimana, dopo l’incontro avvenuto oggi tra il presidente Crocetta, il direttore dell’agenzia forestale, il direttore della Protezione civile, il responsabile del servizio antincendio della Regione e il delegato del direttore del Corpo forestale dello Stato. La Regione vuole acquistare immediatamente anche dei droni per monitorare in modo stabile le aree a rischio di incendi. Il presidente inoltre ha sentito il ministro dell’Interno e a breve è previsto un incontro per incardinare un accordo con i Vigili del fuoco, che preveda l’uso stabile di canadair nello spegnimento incendi.

Ma Crocetta non ritiene che la responsabilità del mancato avvio del servizio dipenda dalla regione e, al contrario, attacca sostenendo che gli incendi sono dolosi e organizzati “Vogliamo liberarci del sistema del passato che legava gli incendi ai profitti privati, sopratutto dopo la vicenda emersa in questi giorni di un numero elevatissimo di incendi in contemporanea, proprio mentre non era ancora scattata la convenzione antincendio con i privati. Tra l’altro l’associazione temporanea di imprese che si è occupata della fornitura degli elicotteri dal 2010 al 31 dicembre 2013, con un appalto aggiudicato appunto nel 2010, è attualmente sotto inchiesta dalla Procura di Perugia per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di appalti”.

Crocetta è categorico: “Non vogliamo assolutamente dipendere dai privati e vogliamo fare un piano nuovo ed efficace che punti più alla prevenzione che allo spegnimento”.

Anche nell’antincendio la Sicilia demanda le proprie competenze e si consegna allo Stato

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