Dai travestimenti perfetti, con una carriera di esperta truffatrice, costellata da una sfilza di arresti e condanne almeno dal 2009, Fortunata Sesta, neppure trentenne,  è stata ora assistente sociale, ora impiegata dell’Inps, ancora suadente accompagnatrice, presentandosi davanti alla porta di persone che per età e condizione sociale, risultavano obiettivi perfetti.

Alta, bionda, giovane, di bella presenza, oltre che spigliata e brillante,Fortunata Sesta, originaria di Siracusa, avrebbe potuto avere una vita diversa, ma da almeno un decennio ha preferito andarsene in giro per la Sicilia e il sud Italia, in molte occasioni accompagnata dalla madre, tentando di truffare e derubare soprattutto gli anziani.

Così nel 2009 quando fece irruzione in casa di un pensionato ottantenne che aveva appena perso la moglie, dal quale riuscì a farsi consegnare 6 mila euro in contanti, e che poi, quando l’uomo si rese conto del gesto e tentò di riprendersi i propri risparmi, non esitò ad avventarsi contro la vittima del raggiro, prendendolo a calci e morsi. L’allora ventitreenne venne fermata per strada dai carabinieri, prima ancora bloccata da alcuni passanti.

La giovane venne riconosciuta responsabile del reato di rapina consumata. Per lei la procura di Caltagirone aveva chiesto 5 anni di carcere.

O ancora nel 2010 ad Alberobello, in provincia di Bari, in quell’occasione, la ragazza si presentò in casa di una coppia di vecchietti, era con la madre, anche lei una incallita truffatrice, con la scusa di essere due ispettrici dell’ente previdenziale, che avrebbero dovuto controllare il libretto di risparmio dei due pensionati, millantando un aumento dell’assegno sociale di cento euro. Furono prese entrambe.

A distanza di 6 anni, oggi, Fortunata Sesta, è stata arrestata di nuovo dai carabinieri di Adrano, su un ordine di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla procura della Repubblica del Tribunale di Trapani.

La donna, che è stata riconosciuta colpevole di furto aggravato, rapina, truffa, spendita di monete falsificate e false dichiarazioni sulla identità propria, per reati commessi a Uta, in provincia di Cagliari, TrapaniValderice, sempre nel trapanese, tra il 2009 e il 2014, dovrà espiare la pena residua di 6 anni di reclusione.

Fortunata Sesta, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, si trova nel carcere di Piazza Lanza.

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Letizia Carrara