Si conclude oggi, all’istituto “Pietro Branchina” di Adrano, il progetto pilota finanziato dalla Provincia regionale di Catania relativo all’inserimento del servizio psicopedagogico all’interno della scuola. Il progetto, iniziato lo scorso gennaio, ha rappresentato una grande opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita o legate all’insuccesso, alla dispersione scolastica, al bullismo, tipicamente connesse al periodo dell’adolescenza.
“La famiglia e la scuola sono le principali agenzie di formazione e di socializzazione dell’individuo e sono determinanti nella costruzione dell’identità personale dei minori – ha dichiarato il presidente della Provincia regionale di Catania, Giuseppe Castiglione –. Gli insegnanti hanno bisogno di più collaborazione dai diversi sistemi che gravitano attorno ai giovani”.
“La necessità del supporto psicopedagogico nelle scuole è evidente a tutti – ha commentato il presidente Castiglione – attraverso attività come l’ascolto, i laboratori creativi, la prevenzione e il counseling, l’intervento nelle problematiche relazionali e nei rapporti alunni-insegnanti. I miei complimenti al preside del Branchina, Giuseppe Monforte, e a tutto il corpo docente per la lungimiranza e la sensibilità dimostrata nell’aver voluto sperimentare un progetto di così grande rilevanza sociale”.
L’equipe psicopedagogia nella scuola si è occupata anche di difficoltà dell’apprendimento, di educazione ad affrontare la diversità sia razziale che sessuale, di facilitare i rapporti interculturali, ed è stata a disposizione dei genitori e degli insegnati per la risoluzione di loro problemi specifici nell’ambito dell’educazione.

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