fonte: Fabio Russello su La Sicilia di oggi

Agrigento. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha indossato i panni della colomba e, nel mezzo della bagarre tra Pdl e «finiani», ha deciso di tenere un profilo conciliante: «Agosto – ha detto ad Agrigento durante una visita in Questura – è il mese dei piromani e dei pompieri, io mi iscrivo alla squadra dei pompieri». La domanda era sulla possibilità di elezioni anticipate entro Natale, ipotesi evocata dal leader leghista Umberto Bossi. È stato l’unico accenno alla crisi della maggioranza di governo quello del Guardasigilli che in Questura ad Agrigento ha ringraziato i poliziotti per il «grande risultato» della cattura a Marsiglia del boss di Campobello di Licata Giuseppe Falsone. Per lui – come ha spiegato Alfano – è già pronto il provvedimento del carcere duro. Una grande risultato che «cozza» con i tagli che la Finanziaria ha imposto anche per settori delicati come quello della sicurezza e sui quali Alfano… ha tranquillizzato tutti: «I tagli alle risorse destinate alle forze dell’ordine saranno compensati dal Fondo unico giustizia che è alimentato dai patrimoni confiscati ai mafiosi». «Il Fondo unico giustizia – ha ricordato il Guardasigilli – è una sorta di conto corrente, dove sono affluiti sopratutto i soldi liquidi. Con il ministro Maroni riteniamo di poter affermare che la ripartizione della prima tranche del Fondo unico giustizia coprirà i tagli derivanti dalla Finanziaria dell’anno scorso e di due anni fa il che significa che sostanzialmente attraverso questi sequestri e queste confische il ministro dell’Interno e il ministro della Giustizia saranno sostanzialmente esenti da tagli in quanto compensati dagli introiti derivanti dal Fondo unico giustizia». Il ministro della Giustizia ha anche ribadito che presto sarà varato il «codice antimafia»: «Il Parlamento – ha detto Alfano – mi ha dato la delega a scrivere i decreti attuativi e io lo farò con grande solerzia e sollecitudine. È un risultato straordinario perchè in Italia sono state approvate decine e decine di leggi antimafia dopo le stragi ed eventi luttuosi. Il tutto ha avuto una caratteristica di disordine legislativo. Noi porremo ordine e faremo sì che questo sarà il più grande sistema di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie che l’Occidente abbia conosciuto. Non a caso anche in ambito G8 e Ue il nostro modello di contrasto alla criminalità organizzata viene sostanzialmente individuato come un riferimento».
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