240Lo definiscono un “pregiato souvenir” esu E-bay si vende alla modica cifra didieci euro. Stiamo parlando di scorie e lapilli dell’Etna. Proprio  così, la sabbia nera del vulcano si trova nelle vetrine del popolare sito
commerciale, gentilmente disposta in contenitori di vetro trasparenti per meglio essere osservata dagli accaniti acquirenti e pronta per  essere (s)venduta.

Ma, attenzione perché questa rarità è in versione  limitata.

“Pregiato souvenir in versione limitata per collezionisti – dice l’annuncio – cenere dell’Etna, annata 2013. Prezzo 10 euro con spedizione esclusa”.  Un affare imperdibile, insomma, risalente ad un’ottima annata di eruzioni, cenere lavica, scosse e, ritardi nei voli. Durante l’eruzione nell’ottobre 2013 infatti, anche l’astronauta Luca Parmitano, dalla spazio, aveva twittato un’immagine del vulcano in azione, scatenando i commenti sul social. Dunque se per qualcuno quell’episodio poteva essere un momento di paura, per qualche scaltro affarista invece, è stato un modo per racimolare qualche soldino – magari dopo aver spazzato il balcone di casa – vendendo sulla piattaforma commerciale la ‘rarissima’ cenere dell’Etna, annata 2013.

Una situazione simile, già lo scorso 10 settembre aveva fatto discutere il popolo sardo quando, sul quotidiano “La Nuova” era uscito un articolo che denunciava la scoperta della vendita di ‘sacchetti di sabbia sarda’ trafugata in quattro diverse spiagge, compresa l’area super protetta del parco dell’Asinara. In questo caso però 200 grammi sabbia costavano 7 euro. Ancora una volta il venditore, sempre sullo stesso spazio commerciale, rivolge l’annuncio a ‘veri collezionisti’ che ovviamente si intendono dell’affare e che, magari, hanno voglia di ricreare un po’ di Porto Cervo o di Costa Smeralda nel proprio salotto di casa. Insomma, altra occasione imperdibile!

– Margherita Ingoglia

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