La gestione della raccolta rifiuti é l’affare che più di ogni altra attività attira le organizzazioni mafiose.

Le aziende contigue ai clan o esse stesse “mafiose”, tramite le cosiddette teste di legno, si sono ingegnate a trovare un sistema infallibile per aggirare l’interdittiva antimafia per partecipare ai bandi pubblici. Costituendo raggruppamenti temporanei di imprese, mettendo come capo fila aziende “pulite”, gestendo, poi, il servizio l’azienda mafiosa.

Più raramente, le aziende interdette superano la normativa, partecipando a bandi pubblici in regione diverse da quelle che abbiano emesso l’interdittiva antimafia.

Ad Adrano, in provincia di Catania, l’amministrazione comunale del sindaco giuseppe ferrante è andata per le spicce, evitando il fastidioso bando pubblico, sin da ottobre 2013, con le ordinanze contingibili e urgenti, nell’ambito di raccolta ottimale stabilito.

E’ proprio un gran bel sistema quello delle ordinanze, ne puoi sfornare quante ne vuoi e consente al sindaco di ogni comune un duplice beneficio.

Il primo grande beneficio è che ogni sindaco affida a chi gli pare e piace. Il secondo, e più grande beneficio, è la deresponsabilità assoluta per aver firmato l’ordinanza. Infatti, l’ordinanza scaturisce dalla relazione asseverative dell’ufficio tecnico, in capo al quale pende ogni responsabilità  per la chiesta ordinanza.

I responsabili dell’ufficio tecnico risultano essere:

Ingegnere Salvatore Coco da ottobre a dicembre 2013.   

Ingegnere Rosario Gorgone da gennaio 2014.

Accade così che, ad ottobre 2013, un’ordinanza di revoca del servizio colpisca la DUSTY, che fino a quel momento aveva gestito il servizio di raccolta rifiuti, perché a detta dell’amministrazione adranita, la DUSTY non sarebbe stata più in grado di svolgere il servizio.

la presunta incapacità aziendale della DUSTY si rivelerà un clamoroso falso. E’ stato siglato in questi giorni un accordo transattivo tra le parti, con il quale il comune di Adrano ha riconosciuto un ingente risarcimento per i danni all’immagine patito dalla DUSTY per la pretestuosa revoca del 2013.

Dopo la revoca alla DUSTY, il servizio di raccolta rifiuti é stato affidato, sempre ed esclusivamente con reiterate ordinanze sequenziali, alla ECOBURGUS e poi alla GEO AMBIENTE.

GEO AMBIENTE di Gugliemino Giuseppe, che gestirà il servizio praticamente per tutto il 2014. L’8 agosto del 2014, la GEO AMBIENTE è stata sottoposta ad amministrazione straordinaria per insolvenza. A novembre del 2014, la GEO AMBIENTE subisce un attentato incendiario ad opera di due individui, nel quale andranno distrutti cinque automezzi di raccolta rifiuti parcheggiati in un deposito comunale.

Gli affidamenti diretti alla GEO AMBIENTE, di 315 giorni, hanno fatto incassare poco più di tre milioni di Euro. Niente male per una una ditta scarsamente affidabile per la qualità del servizio reso, la vetustà della flotta degli autocompattatori e perfino deficiente sul piano della sicurezza degli operatori, per non avere fornito loro il previsto vestiario.

Ma non è tutto.

Una GEO AMBIENTE che malgrado le provate e documentate e accertate, dalla stessa amministrazione adranita, inefficienze del servizio, riesce, nel settembre 2014, anche ad aggiudicarsi per mesi 6, un bando di due milioni di euro, è roba che supera la media comprensione umana.

Succederà che la GEO AMBIENTE si “tirerà” il servizio fino ad aprile 2015 quando, quasi notte tempo, porterà via i suoi (obsoleti) mezzi dal deposito comunale, abbandonando la città di Adrano.

A luglio 2016, il crac per bancarotta fraudolenta della GEO AMBIENTE e, a gennaio 2017, l’operazione antimafia ‘Penelope’, dove GEO AMBIENTE e il suo titolare, Guglielmino Giuseppe, sono ritenuti contigui al clan mafioso dei Cappello-Bonaccorso.

In chiusura, per quanto sopra, non pare che l’amministrazione del sindaco Giuseppe Ferrante abbia adottato, per la gestione dei rifiuti, una corretta politica.

Di certo molto eticamente discutibile, sia con l’affido diretto, sia col bando di mesi 6.

Che poi queste pratiche amministrative di nessuna trasparenza siano state condotte con azienda GEO AMBIENTE, così compromessa con ambienti mafiosi, intercettazioni di Gugliemino Giuseppe, inequivocabili sul metodo, riteniamo non resti altro che riportare tali fatti al giudizio della pubblica opinione.

Viva l’italia.

E con questo passo e chiudo. Punto.

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Ignazio de Luca via laspiapress.com