I carabinieri della stazione di Adrano hanno arrestato, in flagranza, un pregiudicato di 20 anni, già sottoposto ad obbligo di dimora per altro reato, per tentata rapina e atti persecutori.
Dopo circa tre anni di vessazioni, non avendo il coraggio di denunciare alle autorità la difficile situazione familiare ed il rapporto vittima-carnefice con il figlio, che l’aveva relegata ad uno stato di soggiogamento psicofisico, ha avuto finalmente il coraggio di lasciare la propria abitazione e rifugiarsi da un’amica.
Ma la poveretta, una donna di 47 anni, non ha potuto trovare pace neanche la poiché lo scalmanato, proprio stanotte, l’ha rintracciata e dopo aver scavalcato il cancello d’ingresso della proprietà, ha fatto irruzione in casa minacciandola di morte se non gli avesse consegnato le chiavi di una Fiat Panda in uso alla stessa. La donna, in un momento di distrazione del figlio, è riuscita a chiudersi in bagno ed a chiamare i Carabinieri.
Alle grida della madre, che a gran voce invocava l’aiuto dei Carabinieri, il giovane è fuggito via. Immediatamente sono state attivate due pattuglie, una in soccorso della signora e l’altra alla ricerca del reo che dopo una decina di minuti è stato bloccato ed arrestato in via Pietro Neri.
Fortunatamente per la donna solo tanta paura ma nessuna ferita mentre per l’arrestato si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza.

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Adrano, madre fa arrestare il figlio

Arrestato pregiudicato di 20 anni per atti di persecuzione nei confronti della madre.

Il giovane era già stato sottoposto al regime dei domiciliari in passato per una tentata rapina. Ma ora, dopo tre anni di incubo per la madre del ventenne, subordinata psicologicamente e fisicamente al figlio, si sono aperti i cancelli di piazza Lanza che hanno “accolto il ragazzo”.

La donna sottostava ad un rapporto di sudditanza nei confronti del giovane, subendo minacce di morte.

Comprensibilmente non trovava il coraggio di fare arrestare il figlio fino a quando la povera quarantasettenne ha deciso di andare ad abitare da un’amica lasciando quindi il proprio domicilio, nella speranza di trovare un momento di tregua.

Purtroppo non è stato così, infatti la notte scorsa il ventenne ha dapprima contattato la madre, poi scavalcato il portone d’entrata della casa, introducendosi nell’abitazione e minacciato la madre di ucciderla nel caso in cui non gli avesse dato le chiavi della vettura utilizzata dalla signora.

La donna, approfittando di un momento di titubanza del ragazzo, si è barricata in bagno ed ha chiamato le forze dell’ordine.

Il ragazzo, alle urla della madre, ha tentato la fuga ma è stato bloccato e ammanettato dagli uomini di una volante in via Neri. Agenti di un’altra volante sono corsi in aiuto della donna che per fortuna ha solo provato tanta paura ma non ha riportato alcun danno fisico.

 

– Antonio Lunelio

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