I Ris di Messina in cerca di particolari tracce biologiche nella villetta alla periferia di Adrano, dove fu uccisa la biancavillese diciannovenne Valentina Salamone. Saranno i due biologi, Carlo Romano e Salvatore Spitaleri, nella qualità di consulenti della Procura Generale del tribunale di Catania, a ritornare dopo due anni e mezzo nel luogo/teatro dell’omicidio della ragazza.

Da scovare, nel perimetro esterno al casolare, vi sarebbero tracce biologiche di chi ruota attorno alla vicenda. Un passo da eseguire, pare, in funzione del quadro che si è delineato nel corso degli accertamenti tecnici svolti sino ad ora. L’incarico è stato assegnato ieri mattina; si tratta di una integrazione rispetto al precedente, che è stato conferito alla coppia di consulenti nel Palazzo di Giustizia etneo dall’Avvocato dello Stato Salvatore Scalia e dal sostituto procuratore Sabrina Gambino cui sono affidate le indagini. Da oggi, saranno trenta i giorni a disposizione per compiere i nuovi accertamenti che – oltre al sopralluogo nella villetta – vedranno l’esame della canottiera che indossava Valentina nelle ore della sua morte.

Sotto la lente d’ingrandimento già sono passati le scarpe ed il paio di jeans appartenenti alla vittima, così come la corda con cui è stata ritrovata impiccata e l’asciugamano con cui i genitori ne hanno pulito il corpo privo di vita. Unico indagato al momento resta Nicola Mancuso, trentaduenne adranita, considerato dalla Procura generale etnea il presunto colpevole, insieme con un’altra persona non ancora identificata. L’uomo, che è già stato in carcere sette mesi nel 2013 per l’omicidio della ragazza, avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale extraconiugale con la stessa proprio nel periodo del delitto: oggi si trova ristretto nel carcere di massima sicurezza Bicocca per un altro capo di accusa.

Tornando alle consulenze, il legale dei Salamone, avv. Dario Pastore, ha confermato il biologo docente universitario di Scienze forensi, generale Luciano Garofano, mentre l’avv. Salvo Burzillà, legale dell’indagato Nicola Mancuso; ha rinnovato l’incarico al genetista dell’Università di Roma Tor Vergata, Emiliano Giardina.

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Fonte: Agnese Virgillito