Erano stati sequestrati il 24 aprile scorso su richiesta della Procura della Repubblica di Catania. Ma è arrivata la notizia del dissequestro dal legale di Mario Bongiorno, responsabile dell’associazione “Nova Entra”.

L’avvocato Salvatore Cannata ha reso noto che “…il Tribunale del Riesame di Catania, Presieduto dalla Dott.ssa Vagliasindi, ha disposto, con ordinanza depositata, il dissequestro dei Canili di Catania e di Adrano disponendo la restituzione al dott. Bongiorno”.

Ha continuato l’avvocato:  “con questa ordinanza, le cui motivazioni saranno depositate in seguito, si fa parziale giustizia della campagna denigratoria e calunniatrice a cui è stato sottoposto il mio assistito nelle settimane scorse. Ulteriori notizie sulla vicenda e sulla realtà degli avvenimenti saranno comunicati durante una conferenza stampa che sarà convocata a breve dall’associazione NOVA ENTRA”. L’incontro con i giornalisti è previsto per domattina nella sede dell’Enpa a San Gregorio.

Cosa era successo? Nello scorso mese, era arrivato il sequestro, dopo l’azione di denuncia, in particolare dall’associazione animalista “L’altra zampa” e la visita nei canili della task force veterinaria del ministero della salute, sulla condizione dei cani. Ora il provvedimento di annullamento.

Ieri, intanto, presso gli uffici comunali dell’assessorato competente, si è tenuto un incontro fra parte dei soggetti interessati alla vicenda: l’assessore comunale delegato al randagismo Rosario D’Agata, dirigenti e funzionari di Palazzo degli Elefanti competenti per materia, come il dott. Puglisi, la dott.ssa Balsamo, l’ing. Failoni. Non solo: rappresentanti delle associazioni animaliste “L’Altra Zampa” e “Lega Nazionale per la Difesa del Cane”, con i loro legali, gli avvocati Tania Cipolla e Irene Rizza.

In estrema sintesi è accaduto quanto segue. L’assessore comunale delegato al randagismo D’Agata ha convocato un esperto di informatica per creare una pagina delle adozioni del comune, in coordinamento con le associazioni.

Ottima performance dell’assessore D’Agata che ha mostrato di non conoscere l’iter da seguire per valutare le richieste di adozione di un cane: ha forse fatto confusione con quanto previsto per adottare un bambino?

Le associazioni animaliste hanno sottolineato le criticità (tradotto irregolarità) presenti nel canile di San Giovanni Galermo, già oggetto di sequestro. A questo punto D’Agata ha alzato la voce (e lo hanno fatto anche altri), evidenziando la sua intenzione di svuotare la struttura e di sistemare le cose che non vanno, riservandosi di verificare se le condizioni del canile sono a norma di legge.

Magari, sarebbe stato meglio da parte del comune che questi “rimedi” arrivassero prima del bando?

L’assessore ha anche chiesto alle associazioni di fargli sapere di queste “criticità”. Le associazioni lo hanno informato che delle “criticità” è stata informata da tempo la Procura della Repubblica e lo hanno invitato a visitare la struttura ed a constatare di persona se è a norma o no.

Dall’incontro, comunque, non è arrivata alcuna decisione concreta; piuttosto sono emerse proposte per la degenza post operatoria dei cani, quali l’utilizzo di locali del comune adibiti a biblioteca o in una struttura di Misterbianco che potrebbe essere attrezzata per lo stesso scopo. Le parti che hanno partecipato si sono ripromesse di rivedersi al più presto per affrontare queste tematiche.

FONTEhttp://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=4495