Sono andati a rubare in camper e roulotte. Succede a Castello di Godego: padre e figlio denunciati per aver rubato la bici di un bimbo da un’abitazione vicino un’area di servizio.

Qui di seguito il comunicato della polizia sul furto di Castello di Godego.

“Nei giorni scorsi una pattuglia del Distaccamento di Castelfranco Veneto della Polizia Stradale di Treviso lungo la SR nr. 53 procedeva al controllo di un autocaravan e di un’autovettura con agganciata una roulotte in quanto i conducenti dei due veicoli alla vista degli Agenti effettuavano una deviazione improvvisa con l’evidente intento di eludere il controllo di Polizia.

L’autocaravan marca Rimor era condotto da D.G.G. del ‘76, residente a Adrano (CT) , di fatto senza fissa dimora, con precedenti di Polizia  e a bordo vi erano  R.F. del ‘99, residente a Adrano (CT), di fatto senza fissa dimora, minorenne, con precedenti di Polizia, ed altri minori.

L’autovettura Alfa Romeo 147, con agganciata una roulotte, era condotta da R.G. dell’81, residente a Adrano (CT), di fatto senza fissa dimora e con a carico numerosi precedenti di Polizia, madre del R.F. ed a bordo dell’autovettura vi erano altri parenti.

Durante il controllo il D.G.G. aveva un atteggiamento particolarmente nervoso e considerati i precedenti di Polizia dei soggetti fermati, la pattuglia contattava i locali Carabinieri per verificare  se nella zona si erano verificati episodi di furti perpetrati da soggetti nomadi. Veniva accertato che pochi minuti prima in località Castello di Godego (TV) nelle vicinanze di un’area di servizio in via Caprera civico 20 si era verificato il furto di una bicicletta da bambino di colore giallo/blu  e nella circostanza erano stati visti fuggire un caravan ed un’autovettura che trainava una roulotte.

Poiché il D.G.G. confermava di essersi fermato poco prima presso la suddetta area di servizio, gli operatori chiedevano di verificare se a bordo del veicolo vi fossero biciclette da bambino e visionando l’interno del mezzo veniva notavano la sopra descritta bicicletta, adagiata sopra ad altri bagagli e collocata in una posizione raggiungibile solo da una persona adulta.
          
Il D.G.G. non era in grado in grado di giustificare la presenza della bicicletta, asserendo che il bimbo di 6 anni che aveva a bordo probabilmente a sua insaputa aveva prelevato la bicicletta mettendola dentro al camper mentre lui stava controllando la pressione delle gomme del caravan. La pattuglia gli faceva notare che la posizione in cui era stata collocata la bicicletta non era compatibile con la statura del bimbo e a quel punto il R.F. riferiva di avere personalmente caricato il velocipede a bordo del camper  per soddisfare un desiderio del fratello minore.

Veniva  contattato il proprietario del velocipede, il quale  verso le ore 13.50 sentendo il proprio cane abbaiare si affacciava alla finestra della propria abitazione ubicata sopra gli uffici del distributore Q8 e nella circostanza notava una persona di sesso maschile entrare velocemente all’interno di un caravan che si allontanava subito unitamente ad un altro caravan ed una roulotte. Lo stesso constatava subito la mancanza della bicicletta del nipotino, appoggiata poco prima al portone del proprio garage, adiacente all’area di servizio e quindi scendeva velocemente nel tentativo di fermare il suddetto caravan senza però riuscirvi.  Al proprietario veniva restituito il bene, previo riconoscimento”.

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