A processo per il raggiro dello specchietto. È iniziato ieri, davanti al giudice Toniolo e al pubblico ministero onorario Secco, ed è stato subito rinviato a ottobre, il dibattimento pubblico a carico di Francesco D’Amico, 23 anni, residente ad Adrano (Catania). L’imputato, difeso dalle avv. Beltrame e Magliocco, deve rispondere di truffa aggravata.

I fatti contestati sarebbero avvenuti a Romani il primo giugno di quattro anni fa. Con un complice, ma identificato, il giovane avrebbe simulato il danneggiamento dello specchietto retrovisore della sua Fiat Punto, nel momento del sorpasso da parte della vettura con a bordo Pamela B. e Carla P., di Pove. In realtà lo specchietto era stato appositamente modificato in precedenza, tanto che penzolava lungo la fiancata. Le presunte vittime avevano accostato, credendo di essere in effetti responsabili dell’incidente. La loro vettura era stata segnata lungo la fiancata con un pastello cerato, per fingere il colpo.

Le due vicentine, ritenendo di essere in torto, avevano dato l’una 100, l’altra 150 euro per ripagare il danno alla Punto.

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– Fonte: ilgiornaledivicenza.it