Premio alla Alfano. Cinquanta musicisti suonano per lei.

L’impegno delle donne in difesa della verità”. È stato questo il tema prescelto dalla Fondazione “La Città Invisibile” per celebrare l’8 marzo scorso la “Giornata Internazionale della Donna”. Tema scottante e quanto mai attuale che riguarda tutti noi e tocca tutti gli ambiti dell’esistenza, da quella personale e interpersonale, a quella pubblica, civile e sociale. Da qui, la volontà, da parte della Fondazione di esaltare quelle donne che si sono distinte per il loro coraggio e per la loro grande determinazione nel cammino costante e difficile della verità. Tra queste spicca, sicuramente, Sonia Alfano, alla quale è stato assegnato il Premio Europeo “Bianca di Navarra” 2013. Premio ideato da “La Città Invisibile” per richiamare l’attenzione sulle attività di valore delle donne siciliane in Europa. Figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso circa vent’anni fa dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto, Sonia, ha saputo trarre da quella tragedia l’orientamento giusto verso la verità.

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Nascono dalla tragica morte del genitore, la determinazione e la forza morale, profuse nelle importanti azioni contro la mafia promosse dalla Alfano stessa in questi anni. Dalla creazione dell’Associazione “Parenti Vittime di Mafia”, da lei creata e della quale è Presidente e, ancora, da Europarlamentare, sempre più attiva per la promozione del primo organismo europeo di lotta integrata alla criminalità organizzata. Notevoli, i risultati ottenuti da questo Organo Europeo guidato da Sonia Alfano che ha saputo avviare un serio contrasto alla mafia, poiché, per la prima volta, come ella stessa ha ricordato, l’Europa ha riconosciuto che la criminalità organizzata non è un male che affligge solo il Sud Italia, ma interessa tutta la Comunità dei Paesi Europei. Lo dimostrano le indagini investigative che hanno portato a galla, negli ultimi anni, infiltrazioni di gruppi e poteri mafiosi assai pericolosi ed estesi, come quelli della mafia russa, balcanica e cineseMeritatissimo, dunque, da questa grande “donna coraggio”, il Premio Europeo “Bianca di Navarra”, premio prestigioso, giunto alla sua Quinta Edizione e realizzato, quest’anno, con la collaborazione del C.A.D. Dipartimento Affari Sociali e dell’Agenzia “Europe Direct” di Catania.

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La corona, simbolo del Premio, è un’opera firmata dalle ricamatrici della “Bianca Ricami & Design”. Queste giovani donne riunite in Cooperativa sono, in qualche modo, esse stesse una speranza per la nostra terra, giacché hanno creato la medesima impresa collettiva per uscire dal sistema del caporalato e del lavoro nero, specie nelle attività di ricamo. A consegnare il Premio è stato il Procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, il quale si è mostrato ben lieto di incoronare una personalità straordinaria come Sonia Alfano sottolineando che “la conquista della verità, deve partire dalle scelte dei semplici cittadini che devono affidarsi con serenità alla giustizia per colpire la criminalità e le organizzazioni malavitose”. Significativa la motivazione del Premio che attribuisce a Sonia Alfano il valore di “una straordinaria e intelligente opera di lotta alla mafia, al fianco e in rappresentanza delle famiglie delle vittime”, riconoscendole “immensa gratitudine da parte delle donne siciliane e italiane che, grazie al suo alto esempio e guidati dal suo coraggio e dalla sua grande determinazione, contribuiranno ad emancipare il nostro Paese dalle trame della criminalità organizzata”.

Importante, anche, il Premio “Helen Keller” assegnato alla Squadra di Baskin “I Super Abili” di Avola (SR) che hanno ricevuto un encomio speciale “per aver praticato ed esaltato, in modo proficuo ed efficace, l’impegno solidale di squadra, nella costruzione corale della verità nelle relazioni umane, promuovendo, in ambito sportivo, i valori più alti della società democratica”. Il Premio è stato consegnato da Vera Ambra che dirige il Dipartimento Affari Sociali del C.A.D. Sicilia. Anche questo premio è stato realizzato dalle ricamatrici della Cooperativa “Bianca Ricami & Design”. A conclusione della serata, l’Orchestra Sinfonica Infantile “Falcone e Borsellino” ha eseguito un concerto dedicato alla cerimonia stessa. Diretti dal Maestro Massimo Incarbone, in cinquanta, fra bambini e ragazzi della Scuola di Vita e Orchestra de “La Città Invisibile”, hanno suonato il meglio del loro repertorio classico coinvolgendo la platea in una straordinaria e appassionata performance, ottenendo il plauso e l’entusiasmo della Presidente Alfano e del Procuratore Salvi nonché di tutto il pubblico presente. Un successo che conferma la “bontà” della musica e l’impegno dei più piccoli nell’esercizio della verità, nella crescita e nel sociale.

Alfia Milazzo,

Presidente della Fondazione “La Città Invisibile”