In una fase in cui (quasi) tutti sono impegnati nella cura del proprio “orticello elettorale” o a fare facile demagogia (basta guardare le ultime sedute del Consiglio Comunale), è estremamente importante avanzare proposte, specie alla luce della sempre più difficile situazione economica che caratterizza (e caratterizzerà) le finanze del nostro Comune. Bisogna lasciare da parte le risse e le chiacchiere da cortile e stupire, con proposte semplici ma concrete. 

Spending review, crisi, difficoltà finanziarie. Sono soltanto alcune delle locuzioni di cui tanto sentiamo tristemente parlare da un bel po’ di tempo ormai in televisione, giornali, radio, nelle piazze.
Ma non si tratta però, ahinoi, soltanto di chiacchiericcio, di tipica discussione pre-elettorale: della crisi, delle difficoltà economiche, ce ne stiamo duramente rendendo conto tutti, chi più chi meno. Il vortice di pressione fiscale e mancanza di lavoro che ha colpito il nostro Paese, ha raggiunto verticalmente tutte le fasce sociali della nostra città, Adrano, da sempre in lotta tra le mille difficoltà occupazionali, ma che oggi soffre moltissimo tali disagi.
Ed è per questo che ci sentiamo di proporre, al Comune di Adrano, la possibilità di risparmiare annualmente una bella somma di danaro, attraverso una soluzione che potrebbe essere, oltre che favorevole dal punto di vista economico, sicuramente vantaggiosa dal punto di vista logistico. Ci riferiamo ai locali del nostrano Ufficio del Giudice di Pace, che ricordiamo avere sede in Piazza Umberto, al numero 52. Ebbene tale appartamento, composto da stanze che sono sicuramente apprezzabili per civile abitazione, ma che per l’uso a cui sono destinati, ossia accogliere giornalmente giudice, cancellieri, avvocati, testimoni, parti, considerando anche il notevolissimo volume di faldoni e documenti che occupano interi ambienti, lasciano alquanto a desiderare. Certo, si potrebbe dire, tanti altri uffici giudiziari del nostro territorio sono ridotti in condizioni molto più disagiate (vedi ad es. Ufficio del Giudice di Pace di Catania): uffici dove, per poter semplicemente entrare, bisogna sgomitare un po’ con tutti, con buona pace della ricerca documentale e più in generale della certezza del diritto.Perché allora non sfruttare la nuovissima e assolutamente inutilizzata aula del nostro Tribunale, come nuova sede?
Si tratta di una seconda aula in perfette condizioni, spaziosa, certamente adatta allo svolgimento dell’attività giudiziaria come quella del Giudice di Pace. Composta al suo interno e nei suoi sotterranei da diverse altre stanze, che ben potrebbero essere adattate ad archivi e cancelleria. Significherebbe dare formalità e decoro a un attività, quale quella del Giudice di Pace, quotidianamente sollecitata e necessariamente attenta alle richieste delle parti in causa, ma anche e soprattutto al rispetto e all’attuazione del diritto.Il trasferimento poi, comporterebbe non solo un notevole salto di qualità dal punto di vista logistico, ma anche e soprattutto, un notevole risparmio dal punto di vista economico.

Qui accanto, pubblichiamo la determina del Comune di Adrano (leggi), datata 08.02.2012, con la quale si liquida il canone semestrale per il pagamento della locazione degli attuali locali sede dell’Ufficio del giudice di pace.
Ebbene, ben 13.389 Euro, che in un anno fanno 26.778 Euro!
Soldi che benissimo potrebbero essere ogni anno risparmiati, dalle disastrate casse del nostro erario comunale. Magari la somma può sembrare non così consistente per le casse di un Comune, ma pensate quanti soldi potremmo risparmiare in 20 anni di attività.

È purtroppo probabile, ne siamo consapevoli, che le difficoltà burocratiche che caratterizzano il Paese Italia, difficilmente permetteranno un tale trasferimento; ma porgiamo il nostro invito, ai Gestori del Nostro bene pubblico, di valutare le possibilità di attuazione di tale progetto, che, ripetiamo, se attuato, potrebbe dare una importante boccata d’ossigeno alle casse del nostro Comune.

ObBiettivo Adrano