di Mariangela Di Stefano su BlogSicilia.it

Si rivolgono ai parlamentari catanesi senza distinzione partitica per esprimere sconcerto e preoccupazione. Sono le associazioni Addiopizzo Catania, A.S.A.E.C., (Associazione Antiestorsione Catanese “Libero Grassi”), ASAES (Associazione Antiestorsioni Nicola D’Antrassi Scordia), l’Associazione Antiracket ed Antiusura Ugo Alfino e l’ASAAE (Associazione Antiracket Antiusura Etnea) che, dopo essere venute a conoscenza, della scarcerazione di presunti esponenti della famiglia mafiosa Scalisi operante nel territorio di Adrano, hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai parlamentari.

“Si tratta di soggetti accusati di gravi delitti, tratti in arresto nel 2009 nel corso dell’operazione “Terra bruciata” che ha consentito di ricostruire le dinamiche interne ai due clan rivali, i Santangelo alleati con la “famiglia” Santapaola e gli Scalisi legati ai Laudani”, scrivono le associazioni in una nota in cui ricordano come Adrano, Paternò Biancavilla, in passato siano stati considerati “il triangolo della morte”.

“Negli ultimi anni – ricordano Addiopizzo e le altre associazioni – è stato teatro di gravissimi fatti di sangue ai quali ha fatto seguito la pronta ed efficace risposta delle forze di Polizia e della magistratura con decine di arresti che hanno decimato le famiglie mafiose ivi operanti e restituito ai cittadini fiducia nelle Istituzioni. Qusta fiducia oggi rischia di essere compromessa”.

Per questo, si legge nella lettera: “Chiediamo pubblicamente ai parlamentari di Catania e provincia di presentare una interrogazione urgente al Ministro di Grazia e Giustizia al fine di accertare se risponde al vero che la scarcerazione e’ stata determinata dalla scadenza dei termini di custodia cautelare, a chi va ascritta la relativa responsabilita’ e quali iniziative intende adottare”.

—-> http://obbiettivo-adrano.blogspot.com/