Al Signor Presidente del Consiglio Comunale

                                                                                                                                                            Al Signor Segretario Generale

                                                                                                                                                                                     Al Signor  Sindaco

                                                                                                                                                                                                          Adrano

 Oggetto: Dimissioni dal Consiglio Comunale

La decisione irrevocabile di dimettermi dal ruolo di consigliere comunale è frutto di una riflessione profonda  e influenzata da tanti fattori umani e politici. Emerge innanzitutto il grave  conflitto tra il dovere di rappresentare gli elettori che con la preferenza espressa nel 2013 mi hanno eletto e la volontà di interrompere una catena strumentale e immorale innescata da alcune componenti politiche che servendosi soprattutto del web, hanno attaccato la mia persona, la mia famiglia, la comunità umana e politica in cui mi riconosco.

Dal momento in cui è stato diffuso il video del tutto privato, in cui insieme alla collega consigliere Alberio mi sono reso responsabile di una caduta di stile della quale ho fatto, insieme ad essa, pubblica ammenda, ho avviato una sincera riflessione che mi ha portato a questa decisione. Non sono influenzato dagli attacchi rivolti alla mia persona ma ritengo di non poter prescindere dal fatto che  questa esagerata e incomprensibile pressione ha distorto i termini del confronto politico della città ed ha distorto l’attenzione dai reali problemi e dalla azione amministrativa protesa a dare delle concrete soluzioni. Mi è particolarmente dispiaciuto essere stato usato come grimaldello per tentare di interrompere il processo di moralizzazione della politica e di soluzione dei problemi concreti della nostra città che le persone intellettualmente oneste riconoscono al di là di mendaci miopie. Ciò rappresenta un danno per la comunità cittadina che ho sempre servito e che intendo continuare a servire. Comprendo lo sbigottimento di un elettorato, non solo quello personale ma anche quello della mia parte politica che è la componente più esigente sul piano morale e dello stile nella realtà adranita. Delle sue emozioni e del suo stupore ho tenuto conto nell’assumere questa grave decisione che spero non venga intesa come un tradimento delle sua volontà democraticamente espressa, ma evidentemente, mi preme ancor di più il voler ripristinare con questo, il rapporto esistente prima che la tempesta mediatica potesse creare delle frizioni tra me e chi mi aveva voluto ad occupare un seggio presso l’assise cittadina. Ho sempre rappresentato gli interessi dei lavoratori autonomi e dipendenti e non è plausibile che un mio comportamento seppure sganciato da un contesto politico, possa far venire meno la certezza del prosieguo di questa vocazione esistenziale che non è mai venuta meno e che non consento venga inficiata da nulla ed in particolare da un attacco alla mia persona. Tale impegno continua in sedi diverse e con le mani più libere e sempre pulite. Spero che il Consiglio Comunale, diversamente configurato a seguito delle mie dimissioni, sappia assumersi le responsabilità per garantire gli equilibri finanziari utili a salvaguardare il lavoro di tutti, compresi quei precari che sono stati oggetto dell’errore da me commesso e che sarebbe compromesso da scelte irresponsabili e da futili tatticismi politici. Con le dimissioni dal Consiglio Comunale lascio l’impegno consiliare ma non quello politico che proseguirà con lo stesso impegno e con la stessa determinazione anche fuori dal consesso civico, ispirato sempre da quei valori cristiani e sociali che sono stati l’ispirazione di tutti i miei comportamenti.

Con la presente, quindi, presento le mie dimissioni da Consigliere comunale.

Adrano lì 23 giugno 2016                                                                                                                                                                  Vincenzo Maccarrone 

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