Multe di 600 euro per chi deposita i rifiuti in zone non consentite. Ancora emergenza in periferia

foto rifiuti

Per tentare di scoraggiare che continua a buttare rifiuti in aree già invase dalla spazzatura, sono scattati i controlli da parte degli agenti del Corpo di Polizia Municipale di Adrano che, armati di telecamere e macchine fotografiche, si sono messi alla ricerca di quei cittadini che depositano sacchetti di spazzatura in zone non consentite: già beccati una decina di trasgressori ed elevate multe sino a 600 euro.
Tutto questo dopo i segnali positivi che si erano registrati nei giorni scorsi sul fronte rifiuti, ossia l’avvio della bonifica nelle aree maggiormente degradate e invase da montagne di rifiuti. Bonifica che aveva interessato soprattutto via Eduardo De Filippo, nella zona Capici: qui, nelle ultime giornate, è stata rimossa una enorme quantità di rifiuti.
Purtroppo, contemporaneamente, accadeva che cittadini, evidentemente per nulla sensibili ai problemi ambientali della zona ed indifferenti al paventato rischio igienico-sanitario, continuassero a depositare rifiuti di ogni genere nella zona in questione. Da qui la decisione dell’Amministrazione comunale di intensificare i controlli nel quartiere Capici con l’azione di 
repressione da parte dei Vigili Urbani che, quindi, hanno potenziato l’attività di monitoraggio e controllo delle discariche che si sono appunto venute a creare nel territorio comunale: hanno effettuato appostamenti muniti di macchine fotografiche e di piccole telecamere, al fine di scovare chi continua a degradare un’area che stenta a ritornare alla normalità.
Sinora sono stati una decina i trasgressori colti mentre parcheggiavano la loro autovettura nei pressi della discarica di via De Filippo per poi depositare sacchetti di spazzatura. Per loro in arrivo una multa di 600 euro per avere gettato spazzatura in un’area non consentita.
Il Corpo di Polizia Municipale di Adrano ha annunciato che tale servizio di monitoraggio sarà svolto ogni giorno.

fonte: articolo di SALVO SIDOTI su La Sicilia del 29.08 u.s.