Scongiurata, almeno per il momento, l’ennesima emergenza rifiuti ma molte nubi s’affollano all’orizzonte. Dirigenti in malattia, ditte poco disponibili e raccolta differenziata assente: queste le questioni più spinose.

L'isola ecologica di Adrano - foto TVA

L’isola ecologica di Adrano – foto TVA

Dopo qualche giorno di stop, nel pomeriggio di ieri gli operatori ecologici sono tornati al lavoro, scongiurando, almeno per il momento, quella che si prospettava come l’ennesima emergenza rifiuti.
Con una nuova ordinanza contigibile e urgente (clicca qui per leggerla), il sindaco Ferrante ha prorogato il servizio di raccolta alla Eco Burgus, la ditta di Borgetto che un mese fa era stata incaricata del servizio per un periodo di 30 giorni.
L’ordinanza garantisce continuità al servizio di raccolta per soli 15 giorni, fino a fine novembre, “tempo minimo – si legge – necessario all’Amministrazione Comunale per individuare, attraverso l’evidenza pubblica, una ditta a cui affidare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti”. Alla scadenza dei 15 giorni, verrà espletata una gara d’appalto per garantire il servizio fino a gennaio, in attesa di una nuova gara che conferisca l’incarico per i prossimi sette anni.

Nell’attesa rimane chiusa l’isola ecologica di Adrano (foto a lato), oggetto di contrasti con la Simeto Ambiente, con il conseguente blocco della raccolta differenziata in città, ferma ormai da oltre un mese. Nell’ordinanza si specifica infatti che la ditta Eco Burgus “non è in possesso dell’autorizzazione per la gestione dei Centri di Raccolta” e che la stessa ditta continuerà a svolgere il servizio “così come stabilito nel verbale di consegna del servizio di gestione rifiuti in esecuzione dell’ordinanza sindacale n° 154 del 11/10/2013 ad eccezione del servizio indicato alla lett. “B) Conferimento diretto presso il centro comunale di raccolta” per ulteriori 15 giorni”.

Nell’attesa di capire come e quando finirà questa continua emergenza, si rincorrono le voci (non smentite) di presunte “malattie” di alcuni dirigenti comunali che si occupavano o che, a breve, si sarebbero dovuti occupare della questione rifiuti. Una vera e propria “epidemia”. A questo si aggiunge la mancata disponibilità della ditta Eco Burgus di proseguire il servizio oltre i 15 giorni di proroga di cui si è detto sopra. Quali le motivazioni dietro questa scelta? La speranza è di non ritrovarsi nuovamente in emergenza tra poco più di due settimane.

fonti: TVA / La Sicilia