Siamo sicuri che una volta capiti i quesiti referendari e la loro importanza, ogni cittadino possa serenamente riflettere e stabilire quale sia la posizione da prendere. Ciò che ci preme non è dirvi come votare, ma invitarvi a farlo, al fine di stimolare la partecipazione attiva e consapevole degli elettori. La libera informazione, la riflessione e la partecipazione, rappresentano infatti l’arma con cui combattere due mali speculari della nostra democrazia: da un lato l’eccesso di delega disinteressata nei confronti della politica e, dall’altro, la qualunquistica deriva dell’antipolitica.

Obbiettivo Adrano


Si vota il 12 e 13 giugno.
I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 12 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno.

Per votare è necessario presentare un documento di identità e la tessera elettorale, sulla quale è indicato il numero e l’indirizzo del seggio elettorale presso il quale votare. Per chi avesse smarrito la tessera elettorale o non l’avesse ricevuta, la può richiedere all’ufficio elettorale del proprio comune anche negli orari in cui sono aperti i seggi.

Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Se vince il SI vengono abrogate le norme sottoposte a referendum. Se a vincere fosse il NO, rimangono in vigore le norme oggetto del quesito.
L’elettore ha la facoltà di votare solo per uno o alcuni dei quesiti referendari.

Veniamo adesso ai quattro quesiti in dettaglio.

PRIMO QUESITO
COLORE SCHEDA: rosso
TITOLO:
Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione
DESCRIZIONE: Il quesito prevede l’abrogazione delle norme che attualmente prevedono l’obbligo di gara per affidare la gestione (non la proprietà, che resterebbe pubblica) dei servizi pubblici locali a operatori pubblici, privati o a società miste dove il capitale privato non è inferiore al 40%.
NOTE: Attualmente i servizi idrici vengono erogati o dallo Stato con proprie aziende, o da aziende private, o da aziende miste pubblico/privato. Se vince il SI resta la possibilità per lo Stato di offrire servizi di erogazione dell’acqua. Se vince il NO i servizi idrici dovranno essere erogati esclusivamente da aziende private. Chi vota SI, pensa che non sia giusto impedire allo Stato di erogare servizi idrici, in quanto quest’ultimo può agire senza il vincolo della logica di profitto privatistica. Chi vota NO pensa che i privati siano più efficienti nella gestione del servizio e che per tali benefici solo a loro spetti il compito di farlo.

SECONDO QUESITO
COLORE SCHEDA
: giallo
TITOLO: Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma
DESCRIZIONE: Il quesito propone l’abrogazione della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitale investito dal gestore.
NOTE: Votando SI, viene abrogata la norma che garantisce all’azienda il privilegio di ottenere, oltre al guadagno sull’acqua erogata, anche una remunerazione del 7% sul capitale che, genericamente, ha investito.

TERZO QUESITO
COLORE SCHEDA
: grigio
TITOLO: Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare
DESCRIZIONE: Il quesito propone l’abrogazione delle norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia nucleare.
NOTE: Vota SI chi non vuole la costruzione di centrali nucleari a causa del rischio sicurezza, o a causa della scarsa modernità di tale tipo di energia (posizione tedesca), o, ancora, a causa della mancata risoluzione del problema della gestione delle scorie radioattive. Vota NO chi ritiene gestibili i suddetti rischi ed inaccettabile pagare un costo dell’energia superiore a quello della media dei paesi europei.

QUARTO QUESITO
COLORE SCHEDA
: verde chiaro
TITOLO: Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale
DESCRIZIONE: Il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale.
NOTE: Votando SI viene equiparata la posizione processuale del Presidente del Consiglio e dei Ministri a quella dei comuni cittadini, votando NO li si rende immuni per il periodo del loro mandato.

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