Ragaglia-Claudio-2014 antonino-salvatore-sapiente antonino-salvatore-ragaglia giuseppe-cartillone giuseppe-minissale samuele-rosario-lo-castro paolo-rombes luigi-virgilio

(Dall’altro in basso: Antonino Salvatore Ragaglia, Claudio Ragaglia, Giuseppe Cartillone, Samuele Rosario Lo Castro, Giuseppe Minissale, Paolo Rombes, Antonino Salvatore Sapiente, Luigi Virgilio.)

Aveva chiesto un prestito di ottomila e cinquecento euro per la sua piccola attività commerciale nel centro di Randazzo ma i suoi “protettori” in cambio pretendevano un pizzo di millecinquecento euro al mese.

Lui non riusciva a pagare la quota e così lo hanno punito perché le regole della protezione nessuno poteva eluderle. Lo hanno aspettato al varco e insieme al figlio li hanno sequestrati, portandoli in un casolare di campagna. Un giorno da incubo fra violenza e terrore: schiaffi, pugni, minacce di morte e anche una corda legata al collo. Solo la sera sono stati rilasciati.

È la moviola dei terribili momenti vissuti da un imprenditore di Randazzo che non ce l’ha fatta più e ha denunciato i suoi strozzini.

I fatti risalgono a due anni fa e da questa richiesta di aiuto sono iniziate le indagini dei carabinieri di Randazzo, guidati dal colonnello Alessandro Casarsa e coordinate dal procuratore capo Giovanni Salvi e dal sostituto Antonella Barrera.

Scacco matto per una delle articolazioni più pericolose del clan Laudani, conosciuto anche come “Mussi ‘i ficurinia”. Nove le persone arrestate, sei in carcere e tre ai domiciliari. Erano loro a terrorizzare i commercianti della zona perché tutti dovevano pagare il pizzo e anche chi si azzardava a rubare merce ai protetti, se beccato, era un uomo finito.

In questo gruppo criminale c’era il direttore: Claudio Ragaglia di 35 anni che dettava legge. A lui nessuno poteva dire di no.

E per il suo lavoro di usura a tempo pieno si faceva aiutare dai fratelli Antonino Salvatore, 52 anni e Michele, 54. Una mano la davano anche Giuseppe CartilloneFrancesco RostaGiuseppe MinissaleLuigi VirgilioSamuele Lo CastroAntonino Sapeinte e Paolo Rombes.

Ma al momento uno di questi, Francesco Rosta, è ricercato mentre Michele Ragaglia è stato rintracciato solo nel pomeriggio a Melfi.

Siamo davanti a soggetti che non si sono mai fatti intimorire da nulla, infatti, la maggior parte di loro, anni fa, era stata arrestata per gli stessi reati ma una volta scontata la pena sono tornati all’attacco.