fonte: CataniaOggi.com, La Sicilia
“La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un’inchiesta conoscitiva per verificare se esistano ipotesi di profili penali”. Lo ha affermato il procuratore capo di Catania Vincenzo D’Agata, commentando le indiscrezioni riportate dal free press “Sud” sull’esposto presentato dal primario del reparto di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Cannizzaro, dott. Alberto Lomeo.
Secondo quanto pubblicato, il medico si sarebbe rifiutato di firmare un referto di un collega di reparto che diagnosticava un aneurisma all’aorta al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Il leader del Mpa si sarebbe sottoposto ad accertamenti durante l’inchiesta aperta dalla procura etnea in cui è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. La visita sarebbe stata effettuata cinque giorni dopo l’indiscrezione, poi smentita lo stesso giorno dai magistrati, di una probabile richiesta di arresto del governatore.
Il governatore ha, a stretto giro di posta, replicato alle accuse sul suo blog e annunciato azioni legali.

La direzione del free press “Sud”, il nuovo giornale catanese ha, a sua volta, replicato a Lombardo:
“Il.mo presidente Raffaele Lombardo, apprendiamo attraverso il comunicato stampa diramato dai suoi legali del fatto che Lei “gode di ottima salute”…, ne eravamo sicuri avendo visto la sua intervista a L’Infedele effettuata lo stesso giorno della diagnosi sulla quale indaga la Procura di Catania con l’ipotesi di falso. I suoi legali confermano quindi che la diagnosi di “aneurisma all’aorta” era falsa. Questa diagnosi che abbiamo pubblicato integralmente, è stata creata cinque giorni dopo la notizia di un suo possibile arresto. Abbiamo anche pubblicato la denuncia alla Procura del primario che si è rifiutato di firmare questa diagnosi con un atto esemplare. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, contestualmente La invitiamo in redazione per effettuare un’intervista sulle politiche per lo sviluppo della Sicilia effettuate dal suo governo regionale e su questa questione della diagnosi probabilmente “taroccata”. Le sue minacce di azioni legali non ci spaventano, visto che ci siamo limitati a pubblicare documenti inconfutabili, confermati oggi in varie interviste dai diretti interessati. Nel frattempo la Procura di Catania sta indagando”…

Sotto, il servizio del TG regionale:

sotto ancora, la notizia apparsa sul quotidiano La Sicilia

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