Boccata d’ossigeno in arrivo per le numerose famiglie indigenti residenti nei Comuni di Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano, ossia i territori che fanno parte del distretto sanitario 12. Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha finanziato un progetto unitario presentato dalle tre amministrazioni che prevede un serie di interventi volti a contrastare la povertà e il disagio delle famiglie con scarsi mezzi. Il programma prevede, per tre anni, l’arrivo di quasi un milione e 600mila euro destinati a decine di famiglie, precisamente 70 ad Adrano, 58 a Biancavilla e 13 a Santa Maria di Licodia. I sindaci dei tre Comuni, rispettivamente Pippo Ferrante, Pippo Glorioso e Toto Mastroianni, hanno esposto, durante una conferenza stampa, i punti relativi del progetto. 

«Con questa iniziativa finanziata dal ministero si entra in una seconda fase – ha detto Ferrante a Meridionews – che coinvolge le famiglie disagiate già selezionate e rientrante nel cosiddetto Sostegno per l’inclusione sociale (Sia)». «Mesi fa erano state assegnate le social card a famiglie selezionate dall’Inps e che ne avevano fatto domanda. Nuclei che avevano nell’anno 2016 un Isee inferiore a tremila euro – continua il sindaco del Comune capofila del progetto – Una card che consente alle persone di fare acquisti da un minimo di 80 euro a un massimo di 400 in base al numero dei componenti del nucleo familiare». Il progetto finanziato prevede interventi finalizzati all’inserimento lavorativo presso aziende per un massimo di sei mesi con retribuzione mensile di 500 euro a carico del Sia, voucher da 98 euro per l’iscrizione agli asili nido, rafforzamento delle strutture sociali del territorio con la creazione di un info-point che si avvarrà di figure professionali esterne le quali opereranno con il personale esistente. 

«Il nostro distretto – ha concluso Ferrante – è stato tra i primi quattro ad avere il finanziamento dal Ministero». Soddisfatto anche il sindaco di Santa Maria di Licodia, Toto Mastroianni: «Si sta lavorando con attenzione alle problematiche legate ai disagi di fasce deboli che comprendono ragazze madri, nuclei familiari in cui i padri hanno perso il lavoro e si trovano senza soldi, oppure famiglie con alcuni componenti diversamente abili. Si lavora assieme – ha continuato il primo cittadino – per fronteggiare un problema che non riguarda un singolo Comune, ma l’intero territorio». Il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso dalla sua pagina Facebook ha ricordato come «il piano è strutturato in tre anni, segno che stiamo pensando anche al futuro per dare continuità e prospettive. Non è qualcosa di scontato ma frutto di un lavoro continuo per dare una boccata d’ossigeno al nostro territorio». «Ci siamo riusciti con il Servizio civile per i giovani (Biancavilla ha avuto il maggior numero di volontari assegnati in Sicilia), adesso un nuovo risultato per le famiglie», aggiunge Glorioso. Il quale chiede al governo nazionale, appellandosi ai parlamentari, di «allargare il progetto a più famiglie». 

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Salvatore Caruso via meridionews.it