Si susseguono gli incontri fra i partiti. Il Sindaco avrebbe chiesto le dimissioni del Presidente del Consiglio ma al momento è ancora tutto bloccato.

Le cose, come i più attenti ricorderanno, non erano iniziate nel migliore dei modi. L’elezione di Angela Branchina a Presidente del Consiglio Comunale non era stata affatto semplice, avvenuta dopo infiniti incontri e solo alla seconda votazione, ad evidenziare le crepe di una coalizione che è poi naufragata nei mesi successivi (leggi art.1, leggi art. 2). 

I problemi irrisolti, ad Adrano, sono sempre gli stessi. Sono sempre lì, sotto gli occhi di tutti, con l’aggiunta di qualche lamentela qua e là, legata alla strada chiusa per favorire tizio o caio e/o alle spese per le festività estive. Nulla di nuovo, si dirà. 
Il clima politico, invece, è di nuovo rovente. E non c’entrano le temperature stagionali. Il fermento è evidente già da qualche settimana ma le novità, ancora ufficiose, sono estremamente recenti.

Nel tentativo di ricostruire una maggioranza che di fatto, nei numeri, non esiste, in questi giorni il Sindaco avrebbe dato il via ad una serie di incontri con quelle che dovrebbero essere le diverse anime della nuova coalizione, che poi, in realtà, non sarebbe altro che una riproposizione, numericamente ridotta, di quella uscita dalle urne appena un anno fa.

Tra i vari incontri, più o meno segreti, particolare attenzione merita quello tenutosi lo scorso giovedì nella sede del NCD adranita, alla presenza di consiglieri, assessori e rappresentanti politici, nel corso del quale il Sindaco Ferrante avrebbe chiesto, senza troppi giri di parole, le dimissioni immediate della Presidente del Consiglio, Angela Branchina. Una decisione già nell’aria ma che aveva subito una improvvisa accelerazione, suscitando l’immediata contrarietà di parte del gruppo dell’ex Pdl, contrario alle dimissioni del Presidente.
Le motivazioni di questa richiesta sono ovviamente politiche. Il Sindaco vorrebbe infatti, per chiudere il cerchio, venire incontro alle richieste del gruppo Azione Civica, con cui avrebbe avviato una fitta serie di incontri, aprendo alla possibilità di cedere lo scranno più alto del Consiglio Comunale, da sempre obiettivo di uno dei consiglieri di tale gruppo. Per compensare quella che per Angela Branchina sarebbe una “rinuncia” anticipata, sarebbe già stata avanzata la proposta di una poltrona assessoriale (delle due vacanti).
Nel corso della riunione, uno dei coordinatori del NCD, Pino Liggeri (marito della stessa Branchina), avrebbe proposto un aggiornamento della riunione, per sottoscrivere un documento programmatico insieme alle forze politiche della futura maggioranza, al fine di fornire una veste politica anche a questa staffetta (oltre che al ritrovato accordo). 
Fuori da questi incontri, almeno al momento, sarebbe rimasta Symmachia. O meglio, parte di Symmachia. Si susseguono, infatti, i contatti e gli incontri con due consiglieri che, al momento, fanno ancora parte di questo gruppo: Salvatore Coco e Agnese Alberio, pronti a lasciare la formazione di Antonio Cacioppo, che invece rimarrebbe all’opposizione con gli altri due consiglieri: Carmelo Salanitro e Pietro Franco.

Tutto sembrava ormai concordato ma la prevedibile frenata è arrivata nella mattina di venerdì. Appuntamento a Palazzo Bianchi per i rappresentanti politici della presunta “nuova” maggioranza, alla presenza del Sindaco: Liggeri (Pdl-Ncd), Di Marzo (Adrano è migliore-Ncd), Trovato (Pd), Pulvirenti (Dr), Di Primo (Azione Civica) ed Agnese Alberio, quest’ultima a rappresentare un nuovo probabile gruppo consiliare, da costituire insieme a al consigliere Coco, a cui, dopo la rottura con Symmachia, andrebbe la seconda poltrona consiliare.
In realtà, al momento di passare dalle parole ai fatti, non c’è stata la sottoscrizione del documento politico ma solo un rinvio, al fine di verificare che all’interno delle varie forze politiche questa soluzione fosse condivisa. In tal senso, non mancherebbero i malumori, anche tra i consiglieri vicini al Sindaco.

Tutto in stand-by dunque. Il Presidente resta (momentaneamente?) al suo posto e gli aspiranti alla sua poltrona rimangono, come ormai da mesi, “candidati” alla stessa.
Noi non siamo affatto sicuri che da questa nuova presunta quadra possa derivare un rilancio dell’azione amministrativa. Si dovrebbe prima parlare dei problemi da affrontare, che sono sempre sul tavolo, con tempi certi per la loro risoluzione. Solo dopo dovrebbero venire questioni riguardanti poltrone e nomi, con più di un occhio alla competenza. 
Evidentemente, come dice qualcuno, finché si balla e si finanziano spettacoli, tutto va bene.
Il nuovo appuntamento è per  metà della prossima settimana. Adrano attende, impaziente, una svolta.

fonte: Star News