Con la discussione generale, l’Assemblea regionale ha dato il via al dibattito sul disegno di legge relativo al Piano Casa. Quindi, con voto unanime, è stato votato il passaggio all’esame dei singoli articoli: in linea generale si è tutti d’accordo, ma dal dibattito sono emerse differenze di principio dai vari settori, con relativi avvertimenti nel timore che questo provvedimento possa nascondere qualche insidia o essere trasformato in una maxisanatoria del diffuso abusivismo edilizio siciliano.
Ad inizio della seduta Fabio Mancuso (Pdl), presidente della commissione Territorio e Ambiente, aveva chiesto di rinviare il testo in commissione per un approfondimento su alcune parti relative alla riscossione degli oneri concessori da parte degli enti locali, che a suo dire presenterebbero profili di incostituzionalità. Su proposta del presidente di turno, Santi Formica, si è invece deciso di andare avanti e di utilizzare i prossimi giorni,durante i quali l’esame del testo si fermerà per permettere la presentazione degli emendamenti, per un approfondimento tecnico-legislativo. Marianna Caronia (gruppo misto), relatrice del ddl, ha definito il Piano Casa «un provvedimento utile e strategico, che vuole incentivare gli investimenti nel settore edilizio».
Ma bisogna fugare tanti sospetti.
Si vedrà cosa succederà quando si passerà all’esame dei singoli articoli con relativi emendamenti. E se ne prevedono tanti, anche di spessore politico. Non é casuale l’allarme di Fortunato Romano (Mpa). Teme che il testo varato dalla commissione possa essere stravolto, sebbene ammetta che qualche lacuna ci sia: «Credo che quella approvata in commissione sia una buona legge, che non va stravolta nel suo impianto generale. Sappiamo che ci sono alcune lacune che possono essere recuperate nel lavoro d’Aula, a partire ad esempio dalle attività produttive e l’applicabilità della norma». E mette la mani avanti: «Lo spirito della legge non è quello di sanare, nè di invadere altri campi. Chiedo per questo di affrontare ad esempio la questione della zona A con una norma a parte. Ritengo opportuno procedere in direzione della presentazione di pochi emendamenti, puntando ad una legge snella che coniughi sostenibilità ambientale».
Gli emendamenti si potranno presentaresi potranno presentare entro lunedì della prossima settimana. Il disegno di legge tornerà in Aula mercoledì, mentre martedì l’Ars tornerà ad esaminare il provvedimento con cui si disciplina l’agriturismo.
Sul Piano della Casa si prevedono emendamenti anche di iniziativa governativa. Ne è stato anticipato uno nei giorni scorsi sia dall’assessore al Territorio e Ambiente, Roberto Mauro, che dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Luigi Gentile, sulla mobilitazione per il monitoraggio di tutto il territorio siciliano. Anche alla luce dei recenti disastri idrogeologici in varie zone dell’Isola.
E già il capogruppo dell’Udc, Rudy Maira, ne ha annunciati tre: «Con le nostre proposte vogliamo introdurre norme che consentano alle famiglie con persone disabili all’interno del nucleo familiare di effettuare adeguamenti strutturali e logistici necessari a rendere l’immobile privo di barriere architettoniche ed abitabili anche da singoli in gravi condizioni di disabilità. Negli immobili si potranno realizzare meccanismi domotici come ascensori, servo scale e piattaforme mobile. Abbiamo previsto che i consorzi Asi possano concedere autorizzazioni in sanatoria per i capannoni industriali e che le cooperative edilizie abbiano una proroga per la realizzazione dei loro programmi di costruzione».
A conclusione della seduta, è stato approvato all’unanimità (55 presenti, 54 votanti) il ddl sull’istituzione delle Unità operative delle professioni sanitarie. Il provvedimento prevede che cinque settori specifici presenti in ogni azienda sanitaria dovranno dotarsi di un dirigente il cui compito sarà organizzare il lavoro e formare il personale. I settori interessati sono ostetricia e servizi infiermeristici, tecnici delle professioni sanitarie (laboratori, radiologia, neurofisiopatologia), riabilitazione, vigilanza (veterinari, vigili sanitari), servizio sociale professionale (oltre a infermieri, tecnici della riabilitazione, tecnici sanitari e tecnici della prevenzione).

L’Ars tornerà a riunirsi Martedì 9 febbraio 2010 alle ore 17.00. Tra i punti all’o.d.g.:

  • LETTURA, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DEGLI ARTICOLI 83, LETTERA D), E 153 DEL REGOLAMENTO INTERNO, DELLE MOZIONI:

N. 175 – Iniziative, a livello centrale, per l’introduzione nel codice penale italiano del reato di tortura.
(28 gennaio 2010) BARBAGALLO – LEANZA E. – LEONTINI – LUPO

N. 176 – Verifica dei criteri di nomina dei dirigenti generali esterni all’Amministrazione regionale.
(28 gennaio 2010) LIMOLI – LEONTINI – MANCUSO – D’ASERO
  • DISCUSSIONE DEI DISEGNI DI LEGGE:

1) – “Norme per il sostegno dell’attività edilizia e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” (nn. 459-386-209-394-404/A) (Seguito) – Relatore: on. Caronia

2) – “Disciplina dell’agriturismo in Sicilia” (n. 337/A) (Seguito) – Relatore: on. Apprendi

ECCO COSA PREVEDE IL DDL (“piano casa”)
La filosofia del Piano Casa si fonda sul rilancio dell’edilizia con norme semplificative, agevolazioni, qualità abitativa, soluzioni tecnologiche ecosostenibili, fonti di energia rinnovabile e bioedilizia.
AMPLIAMENTI. Potranno essere ampliati edifici esistenti, ma ultimati entro il 31-12-2008 nei limite del 20% del volume esistente, se destinati ad uso residenziale con tipologia unifamiliare o bifamiliare. In ogni caso non si potrà eccedere di 150 metri cubi della relativa volumetria, fermo restando il rispetto della normativa vincolistica.
RICOSTRUZIONE. Si prevede la demolizione e le conseguente ricostruzione con ampliamento di edifici residenziali o destinati ad attività produttive, realizzati anteriormente al 31-3-2003: nella misura fino del 35% del volume degli edifici residenziali e fino al 25% degli edifici adibiti ad attività produttive. Sempre con l’obbligo che siano utilizzate tecniche della bioedilizia. É possibile la ricostruzione di immobili abbandonati o fatiscenti rispettando tutti gli standard qualitativi, la sicurezza impiantistica e antisismica. É possibile la ricostruzione in area diversa da quella originariamente occupata dall’edificio, a condizione che sia destinata dagli strumenti urbanistici e che l’area originariamente occupata venga destinata a verde privato o parcheggi pertinenziali dell’immobile. Si potrà derogare alle disposizioni degli strumenti urbanistici comunali, purché sia rispettata la normativa sulle distanze previste dal Codice Civile.
ONERI. Si prevede che gli oneri siano commisurati al solo ampliamento ridotto del 20%. Se si tratta di immobile destinato a prima abitazione la riduzione degli oneri sarà del 30%. In caso di demolizione e ricostruzione si prevede che gli oneri siano determinati in ragione del 50%.

fonte: quotidiano La Sicilia / http://www.ars.sicilia.it/ / Adnkronos

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