Non c’è limite alla spregiudicatezza umana che porta uomini e donne ad essere veri e propri sciacalli, in grado di mettere in atto azioni sconcertanti, senza guardare in faccia nessuno. 
Un simile caso si è verificato nelle ultime 48 ore, quando dei soggetti, alcuni testimoni parlano di due donne, aggirandosi nei quartieri San Biagio e Scala Vecchia, hanno suonato ai campanelli di alcune abitazioni, chiedono offerte, sotto forma di soldi, che sarebbero dovute essere utilizzate, secondo le parole delle truffatrici, per pagare i funerali di Antonino Alessandro Sciuto (il ragazzino morto venerdì sera in un tragico incidente stradale) o per sostenere la famiglia Sciuto. I congiunti della giovane vittima, venuti a conoscenza di questi atti si dicono indignati: «È una vergogna, nessuno deve permettersi di dire cose del genere e cioè che si stanno raccogliendo soldi. Queste persone devono solo vergognarsi». L’appello diretto ai paternesi è quello di non devolvere soldi a questi individui. 
Intanto domenica, in un clima misto di rabbia e rassegnazione, si sono svolti nella parrocchia San Biagio i funerali di Antonino. Il feretro è stato portato a spalla da amici e parenti per le vie del quartiere, trasportandolo in quei luoghi, come la casa della zia materna, maggiormente frequentati dal giovane. Le esequie religiose sono state celebrate da padre Enzo Algeri dinanzi a doltre 800 persone. Presenti anche gli animatori del Grest San Biagio (Antonio era uno degli animatori); Grest che sarebbe dovuto partire ieri, ma in segno di lutto è stato posticipato di 24 ore. «Dinanzi alla morte Gesù Cristo soffre come noi- ha affermato padre Algeri durante l’omelia- egli ci è vicino, condivide il nostro dolore. La morte è il nostro nemico e Cristo ha sconfitto la morte con il suo amore. Noi cristiani partecipiamo con la sua resurrezione alla vittoria sulla morte. Antonio -prosegue padre Algeri -adesso è un angelo e la morte non c’è l’ha portato via definitivamente; lo abbiamo salutato momentaneamente». Grande commozione quando le sorelle e i cugini hanno ricordato Antonio come un ragazzo «solare, allegro,amante della vita». 

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