Condannato il 18enne (minorenne all’epoca dei fatti) ritenuto l’assassino del giovanissimo adranita.

E’ arrivata ieri, a quasi un anno dal primo anniversario della drammatica morte, la sentenza del tribunale dei minori di Catania in merito all’assassinio del 19enne adranita Rosario Ranno, ucciso con un oggetto affilato la sera del 3 agosto dello scorso anno alla villa comunale. Erano tre i giovani adraniti a processo, arrestati con l’accusa di rissa aggravata e concorso in omicidio.

I giudici hanno condannato alla pena di 14 anni e 4 mesi il diciottenne Francesco Quaceci. Per lui l’accusa è di omicidio volontario, lesioni e porto illegale d’arma. All’epoca dei fatti il giovane era minorenne. Sarebbe stata la sua mano a spegnere per sempre la vita di Rosario Ranno.

Assolti, invece, gli altri due ragazzi dall’accusa di concorso in omicidio. Entrambi sono stati condannati a un anno e 4 mesi per rissa aggravata (pena sospesa). L’arma del delitto non mai è stata ritrovata.

fonti: TVA / LiveSicilia Catania