Forestali in protesta, il 25 giugno occuperanno i Comuni siciliani. Anche ad Adrano ancora dubbi per il loro futuro.

I forestali siciliani tornano in piazza e lanciano l’allarme sul “patrimonio boschivo siciliano con l’addentrarsi della stagione estiva è seriamente compromesso dal rischio incendi. Lo spegnimento degli incendi tramite l’uso dei canadair, è costato ad oggi, ad esempio in provincia di Ragusa, più del costo dei lavoratori dell’intero settore antincendio ragusano“.

Spiegano i forestali: “Questa grave situazione è da addebitarsi alla mancata programmazione degli interventi di manutenzione e pulizia e della tardiva e monca attivazione della campagna antincendio. In ogni caso, gli interventi non possono continuare a realizzarsi tenendo conto delle disponibilità di cassa della Regione siciliana, ma devono rispettare le necessità del ciclo biologico delle piante.
Oggi, registriamo un fatto paradossale: mentre i boschi bruciano la stragrande maggioranza dei lavoratori forestali stagionali sono a casa disoccupati, già a rischio licenziamento o sospensione. Il Governo, anziché, dare rassicurazioni manifesta ritardi e volontà di tagli”.

Il Sifus (sindacato forestali uniti per la stabilizzazione) pertanto “rivendica nei confronti del Governo Crocetta l’avviamento immediato di tutti i lavoratori forestali, siano essi addetti antincendio che addetti alla manutenzione, ed attraverso l’occupazione simbolica dei Comuni siciliani, chiede ai sindaci di farsi parte attiva dei bisogni e delle necessità del patrimonio boschivo e dei lavoratori forestali”.

Il 25 giugno i forestali siciliani occuperanno i Comuni dalle 9,30 alle 16. “Chiediamo ai sindaci – concludono – di solidarizzare con i lavoratori inviando, il 25 giugno stesso, fax e telegrammi di protesta nei confronti del Governo Crocetta ed informando i prefetti”.

Anche nella città di Adrano i malumori non sono pochi data la precarietà del Corpo Forestale per questa estate, previsti tagli di personale e diminuzione delle giornate lavorative previste.

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