C’è tensione nell’aria. Da una parte le tasse, dall’altra le multe. Da una parte la crisi economica, dall’altra un disagio sociale dilagante. Eccone una piccola dimostrazione.

Il signore che vedete nel video amatoriale che sta circolando su Facebook avrebbe preso una multa perché aveva il casco in testa ma non lo aveva allacciato. Su due piedi la critica più semplice sarebbe la seguente “Che reazione esagerata!!!” e invece: non sarà forse una reazione che nasconde esasperazione e un mal di vivere generalizzato?

Benvenuti in piazza Europa, eccoci a Catania, la stessa città in cui poco più di un mese fa un ambulante a causa di una multa per abusivismo commerciale si è dato fuoco ed è morto.

E al centro di tutto chi ci sta? La polizia municipale che quotidianamente fa i conti con la rabbia della gente se si tenta di far rispettare le regole e con una valanga di richieste di intervento che giungono alla sala operativa proprio per farle rispettare.

Ma non riscontrate un controsenso in tutto ciò?

Ed ecco un commento al video che vi abbiamo mostrato poc’anzi, postato da un addetto ai lavori e che in questo caso merita la menzione.

post-facebook

E si… tutti vogliamo l’ordine, tutti chiediamo prontamente l’intervento dei vigili urbani. Gli stessi che critichiamo subito se qualcosa, in termini di ordine pubblico, non va.

Ma sapete l’area vigilanza della polizia municipale da quante unità è formata? Ve lo diciamo noi: da 419 persone per una città in cui ne vivono più di trecentomila. Numero, questo, che si quadruplica durante la giornata se si pensa a quanta gente si riversa dall’hinterland.

I turni sono quattro: notturno – antimeridiano – postmeridiano e serale, ma le telefonate che arrivano sono migliaia.

Se c’è, però, un elemento che colpisce ancora di più è che l’età media del corpo è di 55 anni. Su 419 vigili, infatti, solo uno rientra nella fascia che va dai 36 ai 40 anni, tre fra i 41 e i 45 anni e 53 fra i 46 e i 50 anni. In poche parole tutta la fetta restante è costituita da gente over 51 che se da una parte vanta l’esperienza, dall’altra affronta le difficoltà legate proprio all’età e ad un lavoro senza dubbio non rilassante: basti pensare che circa il 40% di loro ha fatto i conti con l’ernia del disco.

Sono pochi per coprire tutta la città. A completare questo quadro arrivano i giorni di riposo non presi che per questa fetta del corpo ed altre quaranta persone dell’area amministrativa ammonta ad 8.603 giorni globali.

Un carico di lavoro, quindi, eccessivo, estenuante e stressante, soprattutto per chi lo svolge sulla strada, con ogni tempo, in inverno e soprattutto in estate. Ma chi lo sapeva? E dovendo anche garantire l’ordine nelle numerose manifestazioni di lavoratori, disoccupati, studenti, spesso si trovano al centro di situazioni difficili da controllare, specie se qualcuno non riesce a contenersi.

Non c’è, dunque, un sufficiente numero di vigili e neanche ricambio generazionale. Ma per quanto ancora dovremo SOLO sentire “largo ai giovani” prima di vedere i fatti?

Giorgia Mosca