L’ecologia o, più semplicemente, l’importanza di salvaguardare l’ambiente, è senza dubbio uno dei temi su cui, negli ultimi tempi, si è maggiormente discusso.
Un tema di importanza mondiale se si tiene conto che il sindaco di New York, Bloomberg, pensa di trasformare radicalmente l’aspetto della sua città per favorire l’utilizzo dell’energia alternativa ed abbattere così i livelli di gas serra che incombono sulla metropoli. Non è quindi utopistico pensare all’Empire State Building trasformato in una sorta di gigantesco mulino a vento o alle pale eoliche sul ponte di Brooklyn oppure alla torcia della Statua della Libertà illuminata grazie all’energia prodotta da un impianto eolico in mezzo all’oceano.

In Sicilia la pensiamo allo stesso modo? Ovviamente no! Basterebbe ricordare l’intervento del Sindaco di Gela, Crocetta, che ha dato il benservito ad un progetto di produzione di energia eolica attraverso impianti off-shore (in mare aperto), che avrebbe garantito energia elettrica per circa 500.000 famiglie, perché sarebbe risultato deturpante per “la già penalizzata costa gelese”. Non si discostano molto i pareri di Lombardo e Sgarbi (neo sindaco di Salemi), secondo cui “le pale eoliche degradano l’ambiente e il panorama siciliano” (fonte La Sicilia). Mi sorge un dubbio: gli impianti nucleari (di terza, quarta o centesima generazione), verso cui il Presidente della Regione si è detto disponibile ad un’apertura, sarebbero forse meno degradanti?!

Spostando l’attenzione sulla nostra Adrano, ci siamo resi conto, specie negli ultimi giorni, di come la tematica ambientale sia divenuta una questione attualissima e che tutti, ma proprio tutti, hanno a cuore.
Siamo venuti a conoscenza, prima tramite l’emittente locale TVA e poi attraverso il quotidiano La Sicilia, che per giorno 4 ottobre 2008 è stata organizzata nella nostra città, su iniziativa dell’assessorato comunale competente, una «Giornata dell’ambiente». Un’iniziativa certamente positiva, per certi versi lodevole.
Tuttavia, questo richiamo all’ideale ecologista ha innescato la solita serie di tristi e stucchevoli dichiarazioni “a catena”.

Ormai da mesi, infatti, con ritmo che definirei circadiano, maggioranza ed opposizione (ancora oggi, stando agli interventi dei protagonisti, non si riesce a capire chi è maggioranza e chi opposizione!) giocano a farsi la guerra per mezzo di comunicati stampa o interventi televisivi alquanto discutibili. Non ci crederete ma sono arrivati persino a scontrarsi su argomenti quali il fascismo o le recenti dichiarazioni di Fini, che sinceramente hanno ben poco a che vedere con Adrano. Ma tant’è … Proviamo a non meravigliarci e cerchiamo di analizzare nel dettaglio quella che definirei la svolta ecologista delle ultime 48/72 ore, caratterizzate, manco a dirlo, da interviste, spazi autogestiti e chi più ne ha più ne metta.

Nello stesso giorno in cui veniva presentata la manifestazione del 4 ottobre, assistiamo con tempismo opportunistico ad un intervento (lecito, per carità) dell’on. Mancuso, che informava la cittadinanza circa un progetto di diverse centinaia di milioni di euro per la costruzione di una non meglio specificata fabbrica. Riuscivo solamente a comprendere il carattere anti ecologico di tale progetto (si citavano qua e là emissioni di CO2) ed il fatto che sarebbe dovuta sorgere in contrada Rinazzi, non molto lontano dal luogo scelto qualche tempo addietro per la famigerata “fabbrica dei veleni”.
Si avanzava poi (e forse è questo il vero motivo del contendere) un’accusa di incompatibilità nei confronti dell’assessore comunale (all’Ambiente) Rapisarda.

Tralasciando discorsi che esulano dal tema di questo post, verrebbe da chiedersi che interessi gravitino attorno a quell’area del Simeto, dato che sembra quasi un dovere costruirci una o più “fabbrichette”.

Dopo aver preso atto che l’on. Mancuso (presidente della Commissione Regionale Ambiente) e l’assessore provinciale all’ambiente Bulla “vigileranno in modo da difendere la Valle del Simeto” contro questi progetti anti ecologici, mi rendevo conto della necessità di reperire informazioni circa tale fabbrica. Necessità resasi evidente anche sul blog, dato che diversi interventi chiedevano delucidazioni in merito.

Ho chiesto in giro agli amici, a qualche consigliere comunale adranita, ho cercato invano informazioni su presunti siti o forum che dicono di occuparsi di Adrano… Ebbene, nessuno ha informazioni in merito o nessuno è interessato a parlarne.

Viene dunque tempestivamente in mio aiuto l’intervento televisivo dell’assessore Rapisarda.
Si parla, citando anche il protocollo di Kyoto, di energia fotovoltaica, di pannelli solari per soddisfare il bisogno energetico delle strutture comunali, di energia vista come possibile fonte di reddito per il Comune di Adrano ed anche di biomassa, che poi scopro essere il tema centrale della questione.

Apriamo un’altra parentesi per dire che alcune proposte sono certamente condivisibili. Anzi, speriamo che tali iniziative possano essere realizzate nel più breve tempo possibile con una fattiva collaborazione, in Consiglio Comunale, tra maggioranza e opposizione (o in qualunque altro modo si vogliano chiamare).

Per quanto riguarda invece la fabbrica in questione, l’assessore spiega che si tratta di un progetto per la costruzione di un impianto (ad impatto ambientale limitato) che consentirebbe di ottenere energia da materiale organico che normalmente non viene utilizzato. Inoltre, per ogni Kg di materiale organico consegnato per essere smaltito attraverso questa procedura, ogni cittadino otterrebbe circa 11 centesimi di Euro.
Sulla carta si tratta certamente di una proposta innovativa, che sembrerebbe presentare molti vantaggi e pochissimi i rischi.
Vorremmo esser sicuri che sia così. Non ci resta che aspettare queste risposte dai tecnici che dovranno valutare l’impatto ambientale di tale struttura, sperando che chi si troverà a decidere abbia realmente a cuore la Valle del Simeto e non sia mosso da interessi di altro tipo.

Risulta evidente la necessità di una reale e concreta collaborazione tra i rappresentanti delle istituzioni regionali, provinciali e comunali, in modo da lavorare in maniera sinergica e costruttiva per il futuro, non solo ambientale, di Adrano. Abbandonare l’attuale “teatrino” fatto di comunicati stampa e spazi autogestiti rappresenterebbe certamente un ottimo inizio.

—-> http://obbiettivo-adrano.blogspot.com/