di Salvatore Satancampiano ([email protected])


Salve gestore,

considerata la sensibilità da voi dimostrata alle problematiche della nostra città e alle tematiche socio-politiche, vorrei invitarla, come ho già fatto con altre persone, a lanciare attraverso il suo blog una proposta: ANAGRAFE DEGLI ELETTI.
Personalmente ritengo, anche alla luce delle vicende che hanno stanno riguardando il vicino comune di Paternò, che sarebbe bene istituire anche presso il nostro comune un’anagrafe degli eletti. Ovvero la realizzazione di un portale che garantisca la trasparenza dell’attività degli eletti, garantendo, al tempo stesso, al cittadino il diritto di conoscerla anche nelle fasi del processo decisionale.
E’ questa un’iniziativa davvero strutturale: tutti gli eletti divengono conosciuti. Un recupero in pieno del fondamento della democrazia liberale: il “conoscere per deliberare”. Al singolo cittadino deve essere garantito l’accesso, a partire dall’utilizzo del web, ad una vasta documentazione che permetta di conoscere l’operato di ogni singolo eletto, nonché di coloro che esercitano un’attività pubblica. Occorre garantire ai cittadini la possibilità di poter conoscere con facilità non soltanto l’attività svolta dall’ente comune, ma anche quei dati inerenti l’attività degli eletti, integrale e senza filtri, rendere disponibili, di facile accesso e consultazione, atti e informazioni.
Occorre dare ad ognuno la possibilità di conoscere l’operato di ogni singolo consigliere e assessore. Quante volte sono presenti e assenti. Come e se lavorano. Con quali metodi o espedienti. Se sono assenteisti o quante volte e come votano, in plenaria o nelle commissioni. Quante e quali “missioni”, fraudolentemente o no, si attribuiscono. Quali e quanti strumenti regolamentari usino: interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno, prese di parola. E ancora: quali le loro situazioni patrimoniali, immobiliari, finanziarie,fiscali, societarie, i loro incarichi remunerati… Consentire la pubblicità delle discussioni affinché il cittadino abbia gli strumenti per una partecipazione attiva alla vita politica e democratica del paese. La conoscenza dovrà riguardare anche tutto ciò che concerne le nomine, le società interamente pubbliche e quelle partecipate, insomma la pubblica amministrazione tutta.
L’anagrafe degli eletti vuole essere uno strumento di democrazia che pone il candidato e l’eletto sotto la lente dell’elettore, in modo che questi possa conoscerlo, seguirlo nella sua attività politica, monitorare le sue scelte e anche i suoi interessi. Tutte informazioni indispensabili a garantire al cittadino un voto consapevole.
In concreto, dovrebbero essere in rete: link al sito istituzionale; bilancio interno con allegati; composizione dell’istituzione; presenze e comportamento di voto degli eletti; atti presentati in tutte le articolazioni dell’istituzione, iter e conclusione; atti adottati dalle singole articolazioni dell’istituzione. Di ciascun eletto, invece, dovrebbero essere pubblicati: dati anagrafici; codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre – appunto – di un’anagrafe degli eletti e, di ciascuno, gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo; dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione, degli anni in cui ricopre l’incarico e di quelli successivi; dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici o di altro assimilabile; registro delle spese degli eletti, comprensive di quelle per lo staff, spese telefoniche e dotazione informatica; atti presentati con iter fino alla conclusione; quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione cui appartiene. Questo ultimo punto consentirebbe al cittadino di controllare a mano a mano che l’eletto esplica il suo mandato le specifiche iniziative e anche quanto queste corrispondano al programma elettorale.
Tutti questi dati dovrebbero essere accessibili e in un formato standard aperto, così da poter essere elaborati e incrociati.

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