Con il partito commissariato da mesi, i vertici provinciali dei democratici dettano i tempi per il rilancio. 

La parola d’ordine è “autonomia”. Non quella di lombardiana memoria bensì di affrancamento da altre realtà politiche. Il Pd adranita prova a ripartire: la ferita delle scorse amministrative, che aveva portato ad uno scontro fratricida all’interno dei democratici, è ancora sanguinante. Commissariato il partito ed azzerate tutte le tessere dello scorso anno, il gruppo di reggenza composto, tra gli altri, dal segretario provinciale Enzo Napoli è stato ad Adrano per tirare le dovute conclusioni. “Ad Adrano si apre una fase nuova – spiega -: in questa estate faremo in modo di dare il via al nuovo tesseramento e dopodiché convocheremo una grande assemblea. Se appoggeremo l’amministrazione comunale? Non è un problema all’ordine del giorno: a noi interessa riorganizzarci e cominciare a ricostruire il partito”, che avrà a capo figure nuove, che nel recente passato non abbiano ricoperto incarichi apicali, si è detto durante l’incontro. Dichiarazioni che inevitabilmente finiranno per incidere nel rapporto tra i rappresentanti in Consiglio della formazione democratica (Adele Trovato e Pietro Mavica, quest’ultimo anche Assessore) ed i restanti cocci del partito, con vecchi e nuovi protagonisti della politica locale pronti ad occupare lo spazio che gli si presenta innanzi.

“Saremo molto elastici nelle date – gli fa eco Francesco Laudani – nel senso che vogliamo che si lavori al meglio riuscendo a coinvolgere anche le forze sociali e professionali della città”.

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